"Noi non ci stiamo, settore a repentaglio Siamo i pilastri della società civile"

Arci punta il dito contro il Dpcm del presidente del consiglio "Nessuna considerazione per il nostro lavoro"

"Noi non ci stamo" Questo è lo slogan che riassume la posizione del comitato provinciale Arci Nuova Associazione di Rovigo, illustrato dal presidente provinciale Lino Pietro Callegarin. "A nostra parere – sostiene Callegarin – il Dpcm penalizza fortemente quella parte del terzo settore e in particolare l’Arci, che svolge un’attività fondamentale per la crescita del Paese, per la democrazia e la partecipazione, per la diffusione della cultura, per fare in modo che si riescano a mantenere, anche nella distanza fisica, relazioni sociali e solidarietà concreta nella fase delle diseguaglianze culturali e sociali accresciutesi durante la pandemia. I nostri circoli, con sacrifici e fatica, hanno riaperto in sicurezza, sempre con grande attenzione alle norme dettate dai protocolli. Il nostro ruolo di impegno civico, di attivazione della solidarietà e di presidi contro la solitudine in cui si sono trovati i cittadini, è stato fondamentale. Il provvedimento, a partire dall’idea che si possano “sospendere” le attività culturali, sociali e ricreative, ci sembra non rispettoso del ruolo che abbiamo e che vogliamo svolgere".