"Non ci arrendiamo, i nostri ragazzi pronti a varcare i confini"

Intercultura sta già programmando i viaggi all’estero per gli studenti. In primavera alcuni di loro sono dovuti rientrare

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"Durante la primavera scorsa, quando per la prima volta il mondo ha dovuto affrontare le incognite della pandemia, diversi studenti sono dovuti rientrare in anticipo dalle loro esperienze all’estero. Ora però c’è bisogno di guardare positivamente al futuro, essere fiduciosi e non permettere a questa pandemia di infrangere i sogni di tanti giovani che vedono davanti a sé un futuro internazionale ed un pianeta migliore in cui vivere", sembra una dichiarazione di guerra al virus ed alle limitazioni che porta con sé insieme alla paura. A lanciarla è Intercultura, l’associazione di volontariato senza scopo di lucro che promuove scambi interculturali in tutto il mondo da oltre 65 anni. L’organismo, nonostante i tempi non siano per niente facili, ha infatti deciso andare avanti con forza e di far ripartire il nuovo bando di concorso e le borse di studio per il prossimo anno scolastico 2021-2022. Quello in corso è stato un anno particolare anche per i programmi di mobilità studentesca. "Gradualmente, tra agosto e settembre – spiegano i vertici dell’associazione – gli studenti hanno iniziato nuovamente a partire per diverse destinazioni che sono state considerate più sicure dalle istituzioni internazionali. Al momento da Rovigo sono all’estero Marta Cominato dell’istituto scolastico superiore De Amicis (la ragazza si trova in Germania), Andrea Sacchetto dell’Itis ’Viola Marchesini’ (Danimarca) e Giulia Barin del liceo ’Celio-Roccati’ (Norvegia). Il nuovo bando è destinato prioritariamente a studenti nati tra il 1 luglio 2003 e il 31 agosto 2006, l’iscrizione non è vincolante per la partecipazione, ma deve essere necessariamente effettuata entro il 10 novembre sul sito web di Intercultura (www.intercultura.it). Tra le novità, spiccano l’anno scolastico ed il trimestre in Grecia e l’anno scolastico nel Regno Unito. Contando sulla presenza di oltre 5.000 volontari che operano in tutta Italia, l’associazione in queste settimane è impegnata in un ciclo di presentazioni per far conoscere a tutti le opportunità offerte. A Rovigo l’appuntamento, precedentemente programmato in presenza, si è svolto nei giorni scorsi sul web. All’incontro sono intervenuti anche diversi studenti che sono rientrati da poco dall’esperienza all’estero, che hanno raccontato la loro vita nella scuola locale e con la loro famiglia che li ospitava. I volontari hanno spiegato al pubblico anche le modalità per richiedere una borsa di studio, tra cui si segnalano quelle istituite grazie al sostegno di Fondazione Cariparo. Intercultura da sempre mira ad avere un impatto sociale forte sulla nostra società, attraverso centinaia di borse di studio, che provengono da un fondo proprio e dalle donazioni liberali di aziende, enti e fondazioni che sostengono i progetti dell’associazione. Giulia, una delle studentesse che è andata all’estero, ha scritto: "Solitamente quando si va ad una cresima in Norvegia si usa indossare il Bunad, il vestito tradizionale norvegese che varia da regione a regione. Anche se non ho ancora avuto la possibilità di indossarne uno, ho avuto l’occasione per iniziare a sentirmi parte di questa cultura, differente sì dalla mia, ma che presto diventerà parte di me".

Giacomo Capovilla