Ariano Polesine sulle note delle ocarine, patto con la Cina

Delegazione sbarca nella fattoria didattica e museo di Benvenuto Fecchio. Obiettivo: dare vita ad un gemellaggio tra le scuole

Delegazione sbarca nella fattoria didattica e museo di Benvenuto Fecchio

Delegazione sbarca nella fattoria didattica e museo di Benvenuto Fecchio

Ariano (Rovigo), 9 agosto 2019 - Nel nostro territorio, sia a Taglio di Po che ad Ariano nel Polesine, da anni gli studenti imparano a suonare le ocarine. Zong Pei fa nella sua città – Shanghai – il costruttore di ocarine. L’altro giorno è sbarcato con una delegazione cinese, formata da personale scolastico e da artigiani, ad Ariano del Polesine dove è andata in scena una stretta di mano tra due tradizioni e passioni comuni per questo antico strumento. Una storia che vive da anni nella fattoria didattica e museo ‘L’ocarina del Po’ di Benvenuto Fecchio a Grillara. Qui sono state poste le basi per un futuro gemellaggio. Ad accogliere la delegazione la famiglia Fecchio e il sindaco di Ariano nel Polesine, Luisa Beltrame accompagnata dall’assessore Martina Boscolo e dalla consigliera con delega ai gemellaggi Federica Merli, l’assessore di Taglio di Po, Davide Marangoni, l’associazione My Delta rappresentato da Laura Negri, Marco Gottardi per l’Ente parco Delta del Po. Per la Coldiretti il segretario di zona Matteo Cassetta. In sala Elena Schiavon della Regione Veneto e Chiara Tosini per la Provincia.

Per le scuole erano presenti numerosi insegnanti. Zong Pei, amico di vecchia data di Fecchio, si è fatto accompagnare da presidi e da insegnanti che lavorano dietro le cattedre nelle scuole cinesi. L’obiettivo è quello di dare vita ad un gemellaggio andando così oltre i confini tra gli istituti scolastici che nei loro programmi hanno inserito l’insegnamento di questo antico strumento. Nel nostro territorio, sia a Taglio di Po che ad Ariano nel Polesine, da anni, gli studenti imparano a suonare le ocarine. L’idea è proprio quella di trasmettere questa ricchezza anche in altre scuole per creare nuove relazioni umane. La finaltà del progetto è quella di coinvolgere le scuole cinesi.

«Le ocarine non sono solo uno strumento musicale con una grande storia, sono arte popolare e sono anche passione», ha detto Fecchio. È stato aperto un confronto poi sulla produzione di questo strumento che in Cina viene realizzato anche con altri materiali, non solo con l’argilla. Un tavolo del museo è diventato così una mostra di artigianato improvvisata. Accanto alle ocarine di Fecchio, Zong Pei ha messo in mostra le propri opere, quindi non solo ocarine, ma anche fischietti per i più piccoli e altri per i più grandi fatti a forma di animali o oggetti. Ma oltre alla tecnica c’è anche il suono. Un gruppo di musicista ha intonato un pezzo con l’ocarina che ha raccolto applausi.

«L’azienda di Fecchio è socia Coldiretti da anni ed è stata una delle prime a iscriversi come fattoria didattica – afferma Matteo Cassetta di Coldiretti –. Non solo fa la sua attività agricola, ma porta avanti, con il proprio cognome, questa tradizione da quasi un secolo che ormai si può definire un vero marchio. Il prossimo anno festeggerà il centenario. Siamo felici per questo traguardo che dà lustro all’azienda, la nostra associazione può vantare un costruttore di ocarine conosciuto in tutto il mondo».