Ombrelloni Rovigo, migliaia di euro al vento

Alcuni baristi si adeguano al nuovo regolamento e sostituiscono le strutture. "Se approvano la sanatoria vogliamo essere risarciti"

Il presidente di Confesercenti Vittorio Ceccato

Il presidente di Confesercenti Vittorio Ceccato

Rovigo, 29 agosto 2019 - Ombrelloni  sì o no? Nel dubbio, alcuni locali quest’estate hanno deciso di tenerli chiusi per evitare sanzioni. Da mesi sul fronte dei plateatici è caos. Un regolamento, in verità, c’è già dal 2017, entrato in vigore dal primo gennaio di quest’anno. Poco prima della caduta della giunta Bergamin, però, l’ex assessore al commercio Luigi Paulon aveva deciso di metterlo in stand by per «aggiustare qualche norma». Tra le modifiche proposte dall’ex giunta, quella di vietare gli ombrelloni a favore di strutture fisse per scongiurare pericoli in caso di maltempo. A tirare un sospiro di sollievo i ritardatari che non avevano ancora messo mano al portafogli per adeguarsi al regolamento. A protestare quelli che si erano messi in regola acquistando nuovi ombrelloni. Secondo le regole che avevano ottenuto il via libera della Sovrintendenza di Verona, gli ombrelloni dovevano essere «ancorati ad appositi basamenti e le punte delle stecche con un’altezza minima di 2,30 metri dal suolo. Infine, il tessuto di copertura in materiale naturale, color pastello e tinta unita che si può chiudere in caso di vento».

«Abbiamo speso fino a 30mila euro per adeguarci alle nuove regole comunali – spiegano –. Se la sanatoria varrà per alcuni, chiederemo al Comune un rimborso per la spesa». «Urgente risolvere la questione dei plateatici – interviene il presidente di Confesercenti Vittorio Ceccato che nei prossimi giorni incontrerà il sindaco Edoardo Gaffeo per chiedere l’applicazione e, nel caso la modifica, del regolamento su sedie e tavoli fuori dai locali del centro –. Quest’anno ognuno ha interpretato a modo suo la normativa. La questione plateatici ha generato un caos che va chiarito al più presto». Basta fare un giro per la città per rendersi conto che non tutti gli esercenti hanno rispettato le disposizioni, a partire dalla scelta dei colori che dovevano essere «colori pastello chiari» per i plateatici. Grigio antracite, invece, i materiali delle strutture. E ancora: «Le sedie, le poltroncine e gli sgabelli devono avere una struttura leggera in metallo, preferibilmente verniciato opaco di colore grigio antracite. I tavolini e i banconi esterni devono essere poi in metallo preferibilmente verniciato opaco di colore grigio antracite».