Pandemia e tecniche di sopravvivenza

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Agnese

Casoni

L’emergenza Coronavirus ha messo a dura prova tutta l’economia italiana, creando una profonda crisi in molte delle aziende di tutto il territorio. Private di lavoro e di sussidi economici la maggior parte delle attività sta pensando ormai di alzare bandiera bianca, di arrendersi, e si dice preoccupata per il futuro. Ma ogni medagli ha sempre due facce. Insieme a loro però ci sono altre realtà produttive, artigiani e piccoli imprenditori che hanno deciso di non fermarsi nonostante siano ormai allo stremo delle loro forze. Aziende che nonostante le difficoltà hanno cercato di reinventarsi cambiando completamente settore in cui operavano. Imprenditori che hanno deciso di non arrendersi e inventarsi così un nuovo business. Allestitori fieristici, che sono diventati mobilieri o muratori. E artisti del mondo dello spettacolo che per sopravvivere hanno cambiato completamente settore o magari luogo di lavoro. Durante la prima ondata alcune alcune aziende del territorio avevano iniziato a produrre mascherine, il cambio di produzione – magari anche solo di una linea – aveva permesso loro di non licenziare nessuno. Ma vi erano state anche aziende cosmetiche che avevano cambiato la produzione per creare gel igienizzanti, con successo dato l’aumento della richiesta. Un’impresa certamente non facile e non possibile per tutti, ma che dimostra che se da una parte c’è chi si arrende, dall’altra c’è sempre chi nei momenti di difficoltà trova la forza di reagire e di dimostrare volontà e capacità di adattarsi al cambiamento. Per sopravvivere. Ci siamo sempre definiti un popolo di grandi lavoratori che non si è mai arreso nemmeno di fronte alle grandi catastrofi. E’ l’occasione giusta per dimostrarlo una volta ancora.