Rovigo, la Guardia di Finanza scopre 4 parrucchiere ed estetiste abusive

Si tratta del ‘giro di vite’ effettuato dai finanzieri di Rovigo, individuate quattro attività svolte abusivamente in casa, sequestrate tutte le attrezzature professionali

Guardia di Finanza

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Rovigo, 18 gennaio 2023 - Il comando provinciale della Guardia di Finanza di Rovigo ha pianificato un’intensificazione dei controlli nei confronti delle attività ‘sommerse’, ovvero, quelle attività commerciali in materia di beni e servizi che potrebbero operare senza rispettare le norme in materia fiscale o autorizzativa.

A seguito di tali indicazioni, il gruppo di Rovigo ha pertanto avviato, in una prima fase, una serie di controlli in tutta la provincia nei confronti di fornitori di servizi alla persona, in particolare parrucchieri ed estetisti, sospettati di svolgere la propria attività in maniera irregolare. In tale ambito, grazie a un capillare controllo condotto dai propri reparti, è stato possibile individuare ben quattro parrucchiere ed estetiste che svolgevano l’attività al proprio domicilio. Tutte queste prive delle necessarie autorizzazioni e che sono state colte sul fatto mentre rendevano il servizio di cura alla persona nei confronti delle proprie clienti, senza essere per questo autorizzate e senza che i ricavi derivanti dalla propria attività venissero dichiarati al fisco.

Nel corso dei controlli, eseguiti mediante veri e propri accessi domiciliari autorizzati dalla Procura della Repubblica di Rovigo, si è proceduto, pertanto, a rilevare la condotta abusiva e ricostruire l’ammontare dei redditi e delle conseguenti imposte non dichiarate.

Al termine sono state sequestrate attrezzature professionali, materiale di consumo e attrezzature specifiche necessarie allo svolgimento dell’attività, quali caschi, sedute, specchiere, congegni elettronici e centinaia di confezioni di prodotti necessari per la ricostruzione di unghie o interventi estetici. Infatti, la condotta accertata, oltre che assumere rilievo fiscale, è sanzionata dal punto di vista amministrativo con pene pecuniarie fino a euro 5.000 e consente il sequestro delle attrezzature impiegate nell’illecita attività. La documentazione sequestrata ha rivelato una consistente e continuativa attività da parte di tutti i controllati, con una lunga lista di appuntamenti che si estendevano anche per mesi. Tutti i verbali sono adesso al vaglio delle autorità preposte, tra cui i sindaci dei comuni interessati e Camera di Commercio di Rovigo.