Rovigo, pensione di cittadinanza: denunciati 100 "furbetti"

I finanzieri del comando provinciale di Rovigo hanno denunciato alle diverse competenti Procure della Repubblica 100 cittadini di nazionalità rumena

I finanziari della tenenza di Occhiobello

I finanziari della tenenza di Occhiobello

Rovigo, 25 maggio 2022 - Proseguendo su un percorso investigativo già consolidato in materia di Reddito di Cittadinanza, le Fiamme Gialle hanno individuato ulteriori posizioni di soggetti che irregolarmente hanno fatto ricorso al noto sussidio, ma con autocertificazioni contenenti dati inesatti o falsi. I finanzieri della tenenza di Occhiobello e del gruppo di Rovigo, hanno raccolto tutte le informazioni rivenienti dalle circa 100 persone nelle banche dati a disposizione. Un lavoro di verifica della posizione di una vasta platea di persone che hanno avuto accesso alla pensione di cittadinanza, destinata ai nuclei familiari composti solo da ultra 67enni ovvero anche da componenti di età inferiore qualora disabili o non autosufficienti.

La misura della pensione di cittadinanza, a differenza dell’omologo reddito di cittadinanza, rappresenta una misura di sostegno ‘permanente’ che può decadere esclusivamente con la perdita di precisi requisiti. Procedendo nel percorso di analisi, i finanzieri hanno intercettato numerose condotte illecite poste in essere da una platea di persone che hanno dichiarato il falso pur di ottenere illegalmente il sostegno. La peculiare attività eseguita ha permesso di rilevare la presenza di persone che hanno ‘strumentalmente’ assunto la residenza anagrafica sul territorio dello Stato Italiano in prossimità della richiesta di ottenimento della pensione di cittadinanza.

Controlli incrociati

A seguito dell’incrocio delle informazioni reperite, è stato possibile accertare il rilevamento della carenza dei requisiti prescritti e, quindi, l’indebita percezione del beneficio, in quanto è emersa la sistematica ‘non’ corrispondenza al vero delle dichiarazioni e delle informazioni poste a fondamento della domanda di ammissione alla pensione di cittadinanza, ovvero, aver risieduto in Italia per almeno 10 anni. In tale contesto, è stata individuata una platea composta da 100 persone che, per l’illecita condotta tenuta, sono state denunciate a diverse Procure della Repubblica nazionali.

Al fine d’impedire che il reato venisse aggravato e portato a conseguenze ulteriori, è stata richiesta l’emissione di decreti di sequestro preventivo, delle carte POSTAMAT – pensione di cittadinanza e delle relative somme giacenti, per un valore indebitamente percepito, per complessivi euro 311.703,74. Dal punto di vista della ‘prevenzione’, è stato stimato un risparmio di spesa pubblica per i 100 percipienti di circa 7.680.000 euro, calcolato sulla ‘speranza di vita media’ dei percettori, di cui agli indici Istat (82 anni), raffrontato all’importo medio annuo percepito (circa 7.560 euro) e l’età media degli stessi. Ai fini della revoca e della decadenza del beneficio nei confronti delle persone denunciate, è già stata, tempestivamente, inoltrata alle sedi territoriali dell’INPS la prescritta ‘segnalazione’ corredata di tutti gli elementi acquisiti. Dall’inizio dell’anno salgono a 192 le persone denunciate dal Comando Provinciale di Rovigo, con una frode accertata per circa 1milione di euro e risparmi per le casse erariale per circa 8.500.000 euro.

I ringraziamenti della sindaca Coizzi

"Ringrazio la Guardia di Finanza di Occhiobello che ha portato a termine con successo una delicata operazione che ha identificato percettori fraudolenti di un prezioso sussidio, quale la pensione di cittadinanza - le parole della prima cittadina di Occhiobello, Sandra Coizzi - Chi percepisce aiuti non dovuti ruba risorse a chi ne ha veramente bisogno, ma grazie al lavoro dei nostri militari queste situazioni sono scoperte e punite. Occhiobello ospita la Tenenza della Guardia di Finanza, questo è per tutta la comunità una garanzia di controllo e protezione di cui tutti noi possiamo godere. Rinnovo le mie congratulazioni al luogotenente Leonardo D'Avolio e ai suoi uomini, ai quali auguro ulteriori successi in altre indagini, in modo particolare sulle truffe, ancora più odiose in quanto operate ai danni di persone bisognose".