Rovigo, il sindaco Gaffeo: "Le pistole dei vigili? Credo le rivenderemo"

Il neo eletto primo cittadino boccia la decisione di armare la Polizia locale, deliberata dal predecessore Bergamin: "Non servono a niente"

Vigili urbani armati

Vigili urbani armati

Rovigo, 4 luglio 2019 - "Armare la Polizia locale? Non se ne parla. Rivenderemo le pistole" E’ un convinto dietrofront quello del neo sindaco Edoardo Gaffeo, contrario a consegnare ai vigili urbani le pistole acquistate, pochi mesi fa, dalla giunta Bergamin. L’ex amministrazione leghista aveva infatti comprato 15 pistole Beretta calibro 9 x 21 millimetri, costate circa 9 mila euro, per consegnarle agli agenti della Polizia Locale.

L’emergenza sicurezza e l’urgenza di armare i vigili urbani, come già accade in altri Comuni veneti, era infatti uno dei punti del programma elettorale dell’ex sindaco del Carroccio. Tra le ‘idee’ sulla sicurezza di Bergamin che, nel 2015, avevano fatto parecchio discutere, anche quella di chiedere l’intervento dell’esercito per ‘vigilare’ le strade del Capoluogo. Le armi, dopo circa tre anni da quella promessa, a inizio anno sono dunque arrivate invia Oroboni. Prima di consegnarle agli agenti, mancava però l’ultimo passaggio: un corso di formazione ad hoc per insegnare ai vigili urbani come maneggiarle senza mettere in pericolo se stessi e gli altri. Dopo la caduta anticipata della giunta leghista, la questione era dunque passata nelle mani del commissario prefettizio Nicola Izzo che si era detto però contrario ad affidare le Beretta agli agenti della Polizia locale, in quanto, aveva spiegato l’ex questore «non adeguatamente preparati al delicato uso di un’arma». Da mesi, le quindici pistole, ancora imballate, sono dunque custodite in via Oroboni, all’interno di un armadietto metallico (anch’esso appositamente acquistato), chiuso accuratamente a chiave. Quelle Beretta nuove di zecca però non finiranno mai sul cinturone dei vigili urbani. La nuova giunta di centrosinistra, come anticipato in campagna elettorale, non ne vuole sapere di armare la Polizia Locale.

«Le pistole ai vigili non servono» ha detto il neo sindaco Gaffeo. Ed ha aggiunto: «Se la legge lo consente quelle armi saranno rivendute». «E’ una decisione del sindaco se consegnare o meno le armi agli agenti della Polizia Locale – ha confermato ieri il prefetto Maddalena De Luca -, l’acquisto delle pistole da parte della precedente giunta era stato effettuato secondo la procedura formale prevista in questi casi, informando dunque la prefettura». Per quanto invece riguarda l’utilizzo: « Si tratta – spiega il prefetto – di una decisione politica che spetta al sindaco e alla sua giunta».

La necessità dell’ex amministrazione di armare la Polizia locale, non solo di manganelli e spray urticanti, prevedeva infatti l’introduzione del terzo turno della Polizia Locale, altra strategia per potenziare la sicurezza della città contro gli episodi di microcriminalità. «Se i vigili lavoreranno di notte – aveva detto Bergamin – hanno bisogno per forza delle armi, visto la pericolosità dei delinquenti che circolano quando si fa buio».