«Fonti rinnovabili nell’ex centrale di Porto Tolle»

Le richieste di Goletta Verde in navigazione nei pressi della centrale

La Goletta Verde e sullo sfondo la centrale di Porto Tolle

La Goletta Verde e sullo sfondo la centrale di Porto Tolle

Porto Tolle (Rovigo), 10 agosto 2016 - Trasformare Porto Tolle un polo scientifico e tecnologico di eccellenza, che possa fornire opportunità di lavoro compatibili con un ambiente straordinario e unico a livello europeo, Riserva di Biosfera MaB-Unesco, su cui si sta ragionando nella prospettiva positiva di unificazione dei due parchi regionali e di una possibile “Legge Speciale per il Delta”. Occorre partire dalla bonifica e riconversione della centrale di Porto Tolle, con l’obiettivo di individuare funzioni compatibili e creare lavoro.

Dopo aver sventato la riconversione a carbone della centrale di Polesine Camerini, Legambiente ora chiede che l’investimento destinato al carbone del passato a Porto Tolle sia reindirizzato verso le fonti rinnovabili del futuro e si acceleri sulle scelte in grado di dare un futuro di sviluppo sostenibile al territorio, coinvolgendo associazioni e cittadini.

È l’appello che arriva dalla Goletta Verde, la storica campagna di Legambiente a tutela dei mari e delle coste italiane, che in navigazione a Porto Tolle ha esposto lo striscione “Bonifica, parco, lavoro!” davanti all’ormai ex centrale. L’imbarcazione ambientalista è intanto arrivata a Venezia, all’Isola della Certosa, dove sarà in sosta fino a domani.