Scuola Rovigo, professoressa colpita con pistola ad aria compressa

E' successo in una prima dell'istituto Viola Marchesini. La docente colpita due volte, prima alla testa e poi a un occhio. La preside: "Sono ragazzi normali, faremo incontri rieducativi". Depositata un'interrogazione al nuovo ministro Valditara

Rovigo, 25 ottobre 2022 - Colpita alla testa e poi anche ad un occhio dai pallini di gomma sparati da una pistola ad aria compressa. E' quello che è accaduto la settimana scorsa a una professoressa di una scuola superiore di Rovigo, l'istituto tecnico Viola Marchesini. Il gravissimo episodio è avvenuto in una prima classe dell'Itis ed è stato ripreso da un altro studente, che ha poi diffuso le immagini sui social, ed è stato pubblicato sul sito de 'La Voce di Rovigo'. 

Oggi è stata depositata da Alessandro Zan, il deputato del Pd rieletto nel collegio di Rovigo-Padova, un’interrogazione al nuovo ministro all’Istruzione, Giuseppe Valditara, su quanto accaduto a Rovigo. “Fatto di gravità inaudita”, commenta Zan. Sulla vicenda si è espresso anche l'ex sottosegretario alla scuola, Rossano Sasso. 

Vodka a scuola durante l'intervallo: mezza classe sospesa ad Ancona

Un fermo immagine del video in cui la prof viene colpita con una pistola ad aria compressa
Un fermo immagine del video in cui la prof viene colpita con una pistola ad aria compressa

Zan: "Gravità inaudita"

“Ho già presentato un'interrogazione al ministro dell'istruzione Giuseppe Valditara su quanto accaduto all'IstitutoViola-Marchesini di Rovigo, siamo davanti a un fatto di una gravità inaudita”, annuncia il deputato veneto Alessandro Zan. “Tutta la mia solidarietà alla docente colpita dai due colpi ad aria compressa che potevano avere anche conseguenze ben più gravi – afferma – ma è una solidarietà che estendo a tutto il corpo docenti italiano, a cui va garantita sicurezza e incolumità sul posto di lavoro: questo è ciò che ho chiesto al ministro”. Zan ritiene “necessarie iniziative che prevengano azioni mostruose e premeditate come quella diffusa nel video, ma anche misure di tutela per gli stessi insegnanti. La scuola forma i cittadini di domani e gesti come questo non possono ripetersi”.

Un "gioco" pericoloso

Lo hanno vissuto come un gioco, diranno poi i diretti interessati, ma gli studenti di una classe prima dell'Istituto Viola Marchesinidi Rovigo hanno rischiato di ferire in modo grave la loro professoressa, sparandole contro, nel bel mezzo di una lezione. Non contenti di questo, i ragazzi hanno filmato la bravata, piazzando un cellulare vicino alla cattedra, e l'hanno diffusa via chat. L'episodio si è verificato la scorsa settimana, ed è stato infine pubblicato anche sui media locali. La professoressa è stata colpita due volte, prima alla testa e poi a un occhio. La dirigente dell'istituto, Isabella Sgarbi, oltre ai necessari provvedimenti disciplinari verso i ragazzi, ha avvertito la polizia e convocato i genitori, cercando di avviare un percorso di rieducazione e non soltanto di punizione. “Come docenti – ha commentato la preside – più che allarmati siamo affranti dal punto di vista educativo, perché i ragazzi non hanno percepito il disvalore del loro gesto, hanno reagito come fosse un gioco”.

Sasso: “Inaccettabile”

Tre episodi di violenza in un solo giorno sono accaduti nelle scuole. "Quanto accaduto nelle ultime 24 ore in varie scuole italiane è inaccettabile”, dice l'ex segretario all'Istruzione Rossano Sasso. “In una scuola di Napoli uno studente ha accoltellato un suo compagno ricorda Sasso – a Foggia è stato evacuato un istituto perché qualcuno ha spruzzato uno spray urticante, causando disagi a numerosi studenti. E poi l'incredibile aggressione in una scuola di Rovigo a colpi di pallini ad aria compressa ai danni di una insegnante. Ormai per molti adolescenti è saltato il confine tra ciò che è bene e ciò che è male, non si ha alcun timore reverenziale né rispetto nei confronti degli insegnanti, anzi si aggrediscono tra le risate dei compagni".

"Immagini – continua Sasso – che fanno veramente male a chi come me (e non solo) ama fortemente la scuola. Casi isolati? Purtroppo no. La scuola deve immediatamente recuperare autorevolezza contro questa deriva, e lo farà. Le famiglie però si interroghino sul proprio ruolo, sulle proprie responsabilità e sui propri figli. Solidarietà alla docente aggredita e punizione severa nei confronti sia degli aggressori sia degli sciocchi compagni compiacenti", conclude.

Il video girato dai ragazzi

Un fatto, quello successo all’istituto tecnico ‘Viola Marchesini’ di Rovigo, che lascia esterrefatti e ci s’interroga. Nel video diffuso da ‘La Voce di Rovigo’, si nota in tre momenti dello stesso l’assurdità di un gesto irrazionale e ritenuto come un ‘gioco’. In dettaglio la docente in cattedra sta svolgendo la lezione, quando ad un certo punto si sente il rumore di un colpo, lei stessa che sente dolore chinando la testa esclamando “che male”.

Si scoprirà poi che si è trattato di un alunno seduto al banco che ha sparato con una pistola ad aria compressa verso l’insegnante. Il tutto ripreso con il cellulare da un altro giovane. La docente, dopo aver annotato qualcosa sul registro, si nota come si rivolge alla classe chiedendo “chi è stato”, dopo un primo silenzio generale e qualche ilarità, viene indicato il colpevole dell’irrazionale gesto. Nel video, quindi, sono tre i momenti da condannare e che lascia increduli. Il primo è il gesto sciagurato dell’alunno che spara, il secondo chi riprende con il cellulare un video, poi condiviso su alcune chat private tra alunni ed ultimo la risata complessiva di tutta la classe, quando il ‘colpevole’ si autodenuncia, ritenendo il tutto come un ‘gioco’. Un fatto che sarà seguito da provvedimenti disciplinari dall’istituto scolastico, che potrebbe ‘variare’ a seconda se la docente sporgerà o meno denuncia formale alle autorità giudiziaria.

La preside: "Incontri rieducativi per i ragazzi". Il sindaco: "Abbassare i toni"

Uno sconcerto generalizzato per i fatti accaduti giorni fa all'Istituto tecnico Viola Marchesini di Rovigo. "Come docenti, più che allarmati siamo affranti dal punto di vista educativo, perché i ragazzi non hanno percepito il disvalore del loro gesto, hanno reagito come fosse un gioco", spiega la dirigente dell'Istituto tecnico Viola Marchesini di Rovigo, Isabella Sgarbi, commentando l'episodio avvenuto nei giorni scorsi nella scuola.

"Si è trattato - ha proseguito Isabella Sgarbi - di allievi di una classe prima, quindi giovani, che si sono anche autodenunciati. Non provengono da famiglie con disagio, sono ragazzi normali. Solo hanno preso la cosa come un gioco. Ma hanno irriso un pubblico ufficiale, non hanno capito la scala dei valori". Oltre ai provvedimenti disciplinari nei confronti del ragazzo che ha sparato e di quello che ha filmato, l'istituto terrà alcuni incontri educativi con la collaborazione della Questura "che saranno di tipo rieducativo - ha specificato Sgarbi -. Siamo un istituto tecnologico, e insegniamo l'uso corretto delle tecnologie. I ragazzi seguono anche lezioni di diritto e di educazione civica, e su questo dobbiamo insistere".

“In primis va tutta la massima solidarietà alla docente oggetto di un atto inconsulto e in qualificabile - è il commneto del sindaco di Rovigo, Edoardo Gaffeo - Detto questo, dobbiamo interrogarci in maniera più ampia e generale di fronte a situazioni come queste. Dove giovani di 14-15 anni compiono gesti di questo genere. I primi a farsi delle domande sono gli adulti. Tutti i giorni assistiamo a dialettiche estremamente offensive sui social o altre forme di espressione, il tutto nella totale differenza e con il compiacimento di queste piattaforme. È evidente - prosegue il primo cittadino - che sono gli adulti ad essere cattivi maestri e c’è la necessità generale di abbassare i toni. Si deveribadire l’importanza del rispetto per le persone e del lavoro altrui, rispetto delle individualità e delle differenze”.