"Pronti a ripartire dall’industria più importante: il turismo"

Confronto sui temi dell’occupazione nel settore. Al tavolo gli assessori regionali Elena Donazzan e Federico Caner

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Si è riunito nei giorni scorsi il tavolo del lavoro della filiera del turismo veneto per un confronto sui principali temi dell’occupazione nel mondo del turismo regionale con gli assessori regionali Elena Donazzan e Federico Caner. L’attivazione del tavolo era stata richiesta dai sindacati per un confronto di ampio respiro sulle principali dinamiche occupazionali del principale settore economico del Veneto sta vivendo. Alla riunione hanno partecipato i rappresentanti di Confturismo, Assoturismo, Federturismo, Confartigianato, Cna Veneto, Casartigiani Veneto, Cgil, Cisl e Uil confederali e di categoria del Veneto. Sono stati presentati alcuni dati di Veneto Lavoro. I numeri relativi all’occupazione nel comparto turistico del 2020 segnano la perdita di 19.445 posti nella nostra regione sul 2019. Molto più penalizzate le donne degli uomini, gli italiani degli stranieri, i diplomati. Fanno riflettere due elementi: ben 14.185 posti persi sono contratti a tempo determinato e più di 11.000 riguardano professioni qualificate di servizi. "E’ stata un’occasione di confronto franco, diretto e senza luoghi comuni o facili giustificazioni per un mercato del lavoro che in questo momento più che mai dimostra di avere evidenti e clamorose anomalie. Posti di lavoro che non trovano lavoratori, imprese in affanno alla ricerca di professionalità difficilmente reperibili, lavoratori del settore che si sono rioccupati all’estero o in altri settori, anche a causa della totale incertezza legata alla crisi pandemica", sottolinea l’assessore al lavoro Elena Donazzan. Di qui l’importanza del tavolo che ha offerto occasione per affrontare le problematiche e ampliare le considerazioni attorno alla stabilità di questo mercato del lavoro sempre più esigente sia sul fronte della domanda sia dell’offerta. "Il dato estremamente positivo è che c’è una condivisione di vedute da parte del mondo datoriale e quello sindacale sulle problematiche nell’ambito del lavoro – precisa ancora l’assessore Donazzan –. Ritengo sia opportuno parlare e affrontare le questioni del turismo in termini di filiera articolata". "Dopo la conta dei danni dovuti alla pandemia, il Veneto dimostra di essere pronto a ripartire dalla sua industria più importante: il turismo – commenta Federico Caner, assessore regionale al turismo –. Per farlo sarà necessario, a tutti i livelli, un ripensamento delle politiche per il settore che dovranno passare attraverso misure come la defiscalizzazione del costo del lavoro, anche per i lavoratori stagionali, e attraverso un profondo cambio di passo sul fronte delle garanzie per i lavoratori. Nei giovani va instillato il desiderio di crescere e pensare al proprio futuro all’interno di quella che, con oltre 17 miliardi di euro di fatturato annuo, può essere definita la locomotiva economica del Veneto. Per non rischiare un atteggiamento rinunciatario nei confronti di un mercato trainante per l’economia del Veneto, sarà necessario investire nella formazione degli operatori del settore che, potendo contare su nuove e solide competenze, avranno maggiori possibilità di occupazione. Il Veneto, prima regione turistica d’Italia, è pronto a fare la sua parte, mantenendo prima di tutto aperto il

dialogo con le istituzioni e le realtà coinvolte".