Protesta contro l'allevamento di polli. "Tir e cattivi odori, siamo assediati"

L'appello a Mardimago e Boara Polesine

Giancarlo Franzoso e Mirko Bolognesi

Giancarlo Franzoso e Mirko Bolognesi

Rovigo, 10 marzo 2019 - «Ora anche un allevamento di polli vicino alle nostre case. L’aria diventerà irrespirabile». Ad insorgere sono i residenti della zona tra Boara Polesine e Mardimago, seriamente preoccupati per la nuova attività avicola che sta sorgendo alle porte della città. I cittadini temono l’intensificarsi di cattivi odori, in parte già presenti e legati ad altre attività produttive. Sono anche preoccupati per la mole di traffico che si verrà creare in una strada già martoriata dal passaggio dei mezzi pesanti.

«Siamo indignati – spiega i componenti del comitato ambiente di Boara Polesine, Sarzano e Mardimago –. L’ultimo regalo che ha fatto la giunta Bergamin a chi abita tra Boara Polesine, Cà Bianca e Mardimago, è stata la concessione per l’insediamento di un grande allevamento di polli in una delle zone già abbondantemente inquinate da odori e che, per di più, si trova sopra vento rispetto alla città di Rovigo. Proprio lì, in una zona scelta senza alcuni criterio grazie alla poca accortezza di chi ha governato la città nel tempo, si sono installate diverse attività produttive come la Nuova Amit, l’Ortoromi, e l’impianto industriale degli asparagi».

Ora anche l’allevamento dei polli. «Una scelta del tutto sbagliata – spiega il comitato –. Era sufficiente registrare i cattivi odori che si avvertivano fino al centro storico quando il sindaco era ancora in carica. Ma per chi non se lo ricorda basta che in questi giorni aprire le finestre, visto le giornate soleggiate, per sentire il ‘profumo’ che arriva. Ora, nonostante questi odori già presenti che ci impediscono di aprire le finestre, si è scelto di portare qui anche un allevamento di polli che produrrà anche la famosa «pollina», ossia un concime organico. Come si è potuto fare una cosa del genere – chiedono i residenti rivolgendosi all’ex amministrazione e all’ex sindaco Massimo Bergamin –. Il primo cittadino tra l’altro rappresentando anche la massima autorità sanitaria e dovrebbe tutelare la salute pubblica». Nella zona, da diverso tempo, ci sono anche gravi problemi di viabilità. «La strada in questione viene attraversata da mezzi che hanno un peso superiore ai 35 quintali –. sostiene il comitato –. Basta mettersi lungo il bordo della strada per vedere passare autoarticolati e Tir enormi che, in barba ai divieti e infischiandosene altamente dei pericoli e dei danni prodotti, transitano tranquilli senza che mai la Polizia Locale infligga loro qualche multa». Gli assessori della giunta Bergamin, prima di cadere, stavano valutando possibili limitazioni al traffico dei mezzi pesanti dell’area dove sorgono sopra citate attività produttive, con l’individuazione di una strada alternativa.

«Non parlavano certamente di incrementare questi disagi autorizzando anche l’allevamento avicolo – conclude il Comitato ambientale –. I cittadini di questa zona sono esausti di avere amministratori che continuano a creare solo danni». I residenti chiedono l’intervento dell’ Arpav e dell’Usl nel vigilare con il massimo rigore «per evitare che siano, ancora una volta, i cittadini ad interessare la Procura». L’autorizzazione all’allevamento avicolo in costruzione risulterebbe essere stata emessa dagli uffici del Comune ad aprile dello scorso anno. L’iter infatti, nel caso di insediamenti di piccoli dimensioni come quello che sorgerà tra Boara Polesine e Ca’ Bianca, non necessità dell’autorizzazione della Provincia e comunque non deve passare per una delibera di giunta.