Protezione civile, 600 i volontari per l’emergenza

Per affrontare la pandemia in Polesine sono stati coinvolti per distribuire mascherine e farmaci

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Sono stati circa 600 i volontari della Protezione civile che hanno donato le proprie ore di lavoro per affrontare la recente pandemia. Volontari che hanno svolto compiti urgenti e fondamentali sul territorio permettendo di reggere l’urto dell’emergenza. Un lavoro che conta circa 600 ore di operato e per cui arriva un particolare ringraziamento da Ivan Dall’Ara, presidente della Provincia.

I volontari hanno corso dei rischi, distribuendo mascherine alla popolazione, generi alimentari alle famiglie bisognose e agli anziani in difficoltà, ma anche farmaci e materiale didattico agli studenti.

Hanno inoltre fornito circa 250mila mascherine per consentire lo svolgimento dei servizi pubblici: prefettura, questura, finanza, carabinieri, farmacie, medici di base, Arpav, Aipo, Ecoambiente, consorzio di bonifica Adige Po, consorzio di bonifica Delta Po, carceri e case di riposo.

Il servizio provinciale, ha dato supporto ai comuni e alle organizzazioni, garantendo i collegamenti con la Regione per le attivazioni dei volontari e per i rifornimenti di materiali, organizzando gli smistamenti per ogni distretto.

Prezioso, inoltre, il loro supporto agli enti e all’Asl con il trasporto letti e il montaggio di tende pneumatiche per l’allestimento del triage, negli ospedali di Rovigo, Adria e Trecenta. Un lavoro che continua anche oggi in collaborazione con i Comuni, per alcuni eventi, con il fine di evitare assembramenti, rispettare le regole imposte dall’emergenza e garantire la sicurezza dei cittadini.

Agnese Casoni