Quadri Rovigo, chiude un altro negozio in centro

In un anno si sono arrese 80 attività

Rovigo, chiude il negozio Quadri (Foto Donzelli)

Rovigo, chiude il negozio Quadri (Foto Donzelli)

Rovigo, 16 giugno 2019 - Per 25 anni ha vestito le donne più in vista della città. Una delle boutique storiche del centro, in questi giorni, ha però iniziato una svendita totale con l’annuncio di una chiusura definitiva entro l’anno. Nel mondo del commercio arriva così, come un fulmine a ciel sereno, la notizia dell’imminente chiusura del negozio di abbagliamento Quadri, in piazza Vittorio Emanuele II.

Una storia lunga 24 anni, iniziata da Simone Quadri nella boutique di vicolo Canevone, proseguita in via Bedendo, piazza Garibaldi e, infine nel negozio di piazza Vittorio. «Non voglio alimentare polemiche sulla decisone di chiudere la mia attività – spiega Simone Quadri –. Diciamo che ho deciso di dedicarmi ad altro. Nella vita, arrivi un punto in cui desideri avere altri stimoli. Tutto sta nel trovare il coraggio di valutare bene la situazione e chiudere con il passato, intraprendendo nuove strade. Capisco che la chiusura del mio negozio sia un campanello di allarme per il commercio del centro, situazione di cui si occuperà la nuova amministrazione. Per il momento non voglio aggiungere altro. Magari più avanti interverrò per fare un’analisi su come sono andate le cose negli ultimi anni».

La chiusura della boutique accende l’attenzione sull’elevato numero di vetrine che si sono spente, circa 80 i negozi hanno chiuso i battenti lo scorso anno. Stessa sorte, tra pochi mesi, per il negozio di dolci e caramelle, anch’esso con alle spalle una storia trentennale. Il mese prima, a chiudere era stato un altro negozio ‘Domina’ di Alberto Borella. Vetrine che si svuotano e che a fatica si riempiono, in una cittadina sempre meno appetibile per lo shopping. In centro, stanno scomparendo le boutique, le attività artigianali, i negozi a gestione familiare. Si chiudono così quei tempi in cui il negoziante era un pò come un amico di famiglia, una persona di fiducia. In città, sembrano però aumentare i bar, le catene e i negozi etnici, spesso attività con turn over annuali. «Serve un intervento della nuova giunta per invogliare gli imprenditori ad investire in città – chiedono i commercianti – incentivi fiscali e una viabilità che invogli a raggiungere la città per fare spese».