Qualità della vita, Rovigo tra le posizioni più basse nella classifica

Lo studio effettuato la colloca al 70esimo posto, ad influire significativamente il fattore economico produttivo e anche una popolazione sempre più vecchia.

Rovigo, 12 novembre 2022 - Rovigo scende ancora nella classifica della qualità della vita. A confermarlo il 24esimo rapporto realizzato da Italia Oggi, in collaborazione con Università la Sapienza di Roma e Assicurazione Cattolica, che la pone al 70esimo posto. Lo studio analizza indicatori specifici e ha consentito di valutare anche gli effetti socio economici della pandemia. "La provincia ha visto un abbassamento generale della valutazione della qualità della vita, che è passata al 70 esimo posto rispetto al 58 esimo del 2021 - ha spiegato l'assessore Dina Merlo -. Analizzando i singoli criteri di valutazione si vede che Affari e Lavoro hanno visto un abbassamento del livello alla 57 esima posizione rispetto alla 28 esima precedente, così come pure la voce 'Reddito e ricchezza'.

Analogamente a molte realtà l’effetto pandemia ha abbassato la consistenza e il trend economico produttivo così come certamente anche nel 91 esimo posto del criterio Tempo libero e Turismo, relativo a servizi e recettività, si può ritrovare un effetto della crisi pandemica. Molto drastico il valore relativo alla voce Popolazione, in termini di composizione e invecchiamento, che vede il Polesine al 93 esimo posto, anche se in termini di sicurezza sociale passiamo alla 40 esima posizione dalla 70 esima precedente e, in termini di Sistema salute, la provincia di Rovigo risulta al 23 esimo posto, confermando il mantenimento di un livello qualitativo di servizi socio sanitari a fronte di una popolazione in costante invecchiamento".

Crollo significativo anche per quanto riguarda il fattore ambiente che passa dal 48esimo posto del 2021 al 90esimo. "Una variabilità che risente molto degli indicatori di inquinamento atmosferico considerati, Pm10 e Pm2,5, No2, che vede infatti nella stessa posizione province come Vicenza e Verona, accomunate dagli stessi problemi - aggiunge Merlo -. Nell’esame della qualità dell’ambiente incidono negativamente un elevato consumo di energia elettrica e di acqua, una ridotta percentuale di raccolta differenziata e nel capoluogo in particolare una ridotta disponibilità di aree pedonali e una limitata offerta di trasporto pubblico locale. Risulta evidente come per qualità della vita si intenda uno stile e comportamenti sostenibili, soprattutto nelle città, che il Comune di Rovigo si è impegnato a promuovere con una progettualità specifica di efficientamento energetico, riorganizzazione del sistema di raccolta dei rifiuti, con la revisione del piano del traffico, pedonalizzazione di alcune aree del centro e partecipando a livello provinciale alla revisione del piano del trasporto pubblico". Più in generale nel rapporto sono evidenziate maggiori performances nelle province del centro nord rispetto a quelle del sud e delle isole, ma anche una prevalenza di risultati positivi nelle aree metropolitane, che riescono a spuntare in un ambito amministrativo coordinato e più ampio, politiche e livelli dei servizi più efficienti.