"Qui le auto girano a velocità folle"

"La strada era nata a doppio senso poi la viabilità è stata modificata e la gente corre di più"

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Esistono strade del centro in cui si rischia, incredibilmente, la vita ogni giorno. È il caso di via Fuà Fusinato, una via stretta e a senso unico, con numerose abitazioni, negozi e ristoranti, dove troppo spesso si è rischiata la tragedia. Numerose le lamentele dei residenti, che temono che prima o poi qualcuno possa anche perdere la vita. Lamentele che in passato erano anche sfociate in una petizione per chiedere al Comune e alle Forze dell’Ordine di intervenire. "La situazione sta diventando insostenibile – commenta Daniele Rossi, del ristorante Prosciuttiamo –. Le auto sfrecciano incuranti dei limiti e del rischio di poter fare del male a qualcuno. Qualche sera fa una macchina stava per investire due bambini che hanno attraversato sulle strisce. Sono salvi solo grazie alla prontezza di riflessi dei genitori". Inutili le richieste di fare dei controlli. Alcune persone hanno perfino deciso di lasciare appositamente le macchine parcheggiate male in strada, restringendo così la carreggiata e cercando di rallentare il traffico. "Avevamo pensato di chiedere l’installazione di un dosso, ma fa vibrare le case ed è pericoloso" commentano Roberto Chiarato, dell’omonimo negozio di ortopedia, e Antonella Zennaro, titolare di Extrò Parrucchieri. E il problema si estende anche alla pista ciclabile. "Passano spesso motorini che consegnano le pizze, contromano e a velocità folli. Li abbiamo spesso rincorsi e richiamati. Ma o ci ignorano o rispondo in malo modo", racconta Valentina Casarin, residente. La situazione sembra durare da molto tempo, senza trovare una soluzione definitiva. "Questa strada era nata a doppio senso di circolazione – spiega Nello Piscopo, residente – poi la viabilità è stata modificata e il senso unico sembra aver spinto la gente a correre di più". Un fenomeno che è frequente soprattutto alla sera e che sembra addirittura aumentato dopo il lockdown. "Forse la gente ha disimparato a guidare, o ha dimenticato le regole del buon senso civile – commenta Nicola Puggina, residente –, io ho due bambini piccoli, questa situazione mi crea molta ansia". Agnese Casoni