Riccardo Bertasi, 53 anni, è molto conosciuto nel paese
Stienta (Rovigo), 20 dicembre 2021 - Sono ore di profonda angoscia a Stienta per la scomparsa di Riccardo Bertasi, 53 anni, persona molto conosciuta nel paese. Bertasi si è allontanato dalla sua abitazione di Stienta circa all’una e mezza, nella notte tra venerdì e sabato. In queste ore in tanti – tra questi ci sono anche molti amici – lo stanno cercando nel paese, nei centri vicini ed anche lungo l’argine del fiume Po. Quando è scomparso nella zona c’era una fittissima nebbia e anche ieri nel corso della giornata le condizioni di visibilità non sono state ottimali. Riccardo Bertasi – la descrizione che viene fornita nel volantino che è stato anche inviato sui social – è di statura medio-bassa. Era vestito con un paio di pantaloni di colore grigio e aveva due giubbotti. Uno a manica lunga di colore grigio ed uno smanicato scuro. Portava anche un sacchetto in stoffa scuro sulle spalle. Riccardo ha i capelli lunghi grigi – continua la descrizione – spesso legati con un elastico. Ama stare in campagna per vivere in intimo contatto con la natura che lo circonda – si legge nel volantino di ricerca – lontano dal frequentato ambiente urbano. Con le persone, tuttavia, si mostra sempre solare e gioioso. Chiunque avesse informazioni di qualsiasi tipo o ritenga di averlo incontrato, può contattare direttamente i carabinieri o telefonare al numero: 3478268096. La famiglia ringrazia per l’eventuale aiuto. Riccardo Bertasi ha un carattere solare e aperto. Davvero difficile pensare al peggio considerato l’indole dell’uomo. Ha due figli, Giulia e Andrea che dal momento della scomparsa vivono una situazione di profonda ansia. Non è il solo caso di persona scomparsa in Polesine. Ormai da un anno non si ha più alcuna notizia di Marco Cibin, 90 anni, che si era allontanato nella mattinata di giovedì 21 gennaio dalla casa di riposo San Gaetano, a Crespino. L’anziano è stato cercato per giorni con l’elicottero, con i gommoni e setacciando strade e argini del Po. Alle ricerche avevano preso parte anche i vigili del fuoco di Rovigo, con le unità cinofile di Belluno e di Mestre e i carabinieri. Entrarono in azione anche i volontari della Pro Loco e della Protezione civile. Ma fu tutto inutile.