Rifiuti abbandonati a Rovigo, è allarme in Tassina

Ambiente a rischio. Il consigliere Rossini: "Multare gli incivili"

La montagna di rifiuti

La montagna di rifiuti

Rovigo, 5 gennaio 2020 - «In via Cime di Lavaredo, nel quartiere Tassina, serve una radicale pulizia dei rifiuti abbandonati". Lo dice il consigliere comunale d’opposizione Antonio Rossini (lista Gambardella) che si sta facendo portavoce di lamentele per la sporcizia in varie zone della città, un fenomeno che a suo avviso si è aggravato nell’ultimo periodo.

"Nelle scorse settimane molti cittadini mi hanno chiesto di far presente agli uffici comunali la non corretta gestione del servizio. I rifiuti si accumulano all’esterno dei cassonetti sia per la maleducazione di alcune persone che per la mancanza di spazio all’interno dei cassonetti stessi", dice.

"Oltre al danno ambientale, all’impatto indecoroso che provoca sul paesaggio, al possibile veicolarsi di malattie e ratti portate da una sporcizia di ogni genere — sostiene Rossini —, ciò configura sia una violazione amministrativa e, a volte, anche un reato penale per i rifiuti speciali che comporta lavoro-extra per gli operatori e che incide sulla raccolta differenziata e sulla salute pubblica".

Brutte abitudini che non si riscontrerebbero solamente in Tassina. "Nelle frazioni, in particolare quelle di Buso, Mardimago, Sant’Apollinare, Borsea, e nei quartieri Commenda, San Pio X, nel centro storico e nella zona industriale la situazione si è aggravata e le immondizie, non vengono completamente prelevate — fa sapere Rossini —. Quelle lasciate all’esterno dei cassonetti rimangono per più giorni insieme a sporcizie varie, elettrodomestici fuori uso, divani, armadi, materiale edile, detriti". Secondo il consigliere, che lo scorso 26 maggio ha ottenuto 492 preferenze, "è necessario emanare precise indicazioni ad Ecoambiente (l’azienda che si occupa della raccolta, ndr ) perché la situazione potrebbe contribuire al diffondere malattie e il proliferare di ratti. Questi gesti incivili sono assolutamente dannosi per l’igiene e la salubrità dell’ambiente, i trasgressori meritano una punizione esemplare anche per il danno d’immagine alla città".

Rossini chiede al sindaco Edoardo Gaffeo di valutare "l’opportunità di nuova ordinanza sul divieto di abbandono dei rifiuti nella quale devono esser previste pene più severe di quelle già indicate nel regolamento vigente e punizioni esemplari per chi viene trovato ad abbandonare rifiuti, spesso di notte nelle tenebre come un ladro". Inoltre propone, sempre al sindaco, di invitare Ecoambiente a migliorare il controllo dei cassonetti, di riorganizzare il servizio di verifica quotidiano, di aumentare i cassonetti in certe zone della città dove risultano palesemente in un numero insufficiente. E, a tutela della salute, un nucleo di pronto intervento "che si rechi sul posto indicato e provveda immediatamente alla pulizia delle aree degradate".