"Rovigo non resterà in Terza categoria. La città merita di più"

L’assessore allo sport parla del futuro calcistico

Andrea Bimbatti vicesindaco e assessore allo sport

Andrea Bimbatti vicesindaco e assessore allo sport

Rovigo, 19 maggio 2018 - Andrea Bimbatti vicesindaco e assessore allo sport, qual è la priorità che si è dato?

«Penso alla manutenzione degli impianti sportivi e alle convenzioni con le società».

Con l’assessore uscente Paulon cosa vi siete detti?

«Diciamo che il passaggio delle consegne è ancora in corso».

Qual e il suo giudizio sulle strutture sportive?

«La situazione non è delle migliori, ma le risorse comunali sono molto limitate. Dovremmo sfruttare i progetti di Regione e Fondazione Cariparo in attesa dello sblocco del lodo Baldetti».

Come vede la situazione dello sport a Rovigo?

«Oltre al rugby in città c’è un importante tessuto sportivo, con un’offerta ampia e diversificata, dove i giovani hanno la possibilità di scelta. Certo, fino a non molti anni fa avevamo discipline, a livello professionistico, nel calcio, nel volley, maschile e femminile, il basket maschile che arrivò alla C1, ma erano altri tempi».

Ha qualche progetto all’orizzonte?

«Sì, stiamo organizzando un evento per fine estate dove saranno presenti alcuni personaggi famosi del mondo sportivo».

Qual è la sua disciplina sportiva preferita?

«Sono appassionato di calcio»

Squadra del cuore?

«Juventus».

Sport praticati?

«Giocavo a calcio nella polisportiva Marzana a Granzette».

Quando è entrato in società a Boara Polesine?

«Seguivo già un po’ il calcio a Boara, e verso fine degli anni ’90, la squadra del paese era conosciuta per i record di gol subiti in Terza. Poi assieme ad altri ci siamo dati da fare, con persone come Natalino Zagato, Alino Zanaga, il compianto Desiderio Borgato, e abbiamo fatto cose importanti, non solo dal punto di vista sportivo, ma anche su quello strutturale e credo che l’impianto di Boara oggi sia veramente bello».

Da assessore allo sport nel 2014, è stato uno dei protagonisti del passaggio dei Visentini da Porto Tolle a Rovigo. Lo rifarebbe?

«Sì. Ha dato la possibilità alla città di tornare nel calcio dei professionisti; e io ho sempre voluto il meglio per Rovigo. Non ci è riuscita per un’insieme di fattori sportivi».

Ha poi ricoperto il ruolo di team manager nel Delta Rovigo. Che rapporti aveva e ha con i Visentini?

«Ottimo. Nei tre anni in cui sono stati a Rovigo ero a stretto contatto con la società, soprattutto con Lorenza. Quello che è mancato è stato un coinvolgimento con la città, sarebbe bastata una presentazione in piazza».

Li sente ancora?

«Quando ho avuto la nomina di assessore Lorenza e la mamma Luciana, mi hanno mandato un messaggio di congratulazioni».

Poi però è arrivato l’esonero dell’allenatore Francesco Passiatore e anche quello suo. Perché?

«Perché ho difeso l’operato dell’allenatore. E in quel momento, e nel mio ruolo, era un mio preciso obbligo».

Lo scorso anno è stato a Mezzolara con Passiatore. Che esperienza è stata e perché è finita?

«Anche quella è stata un’esperienza positiva. Una piccola società, ma molto organizzata che spero si salvi e mantenga la serie D. L’esperienza è finita con l’esonero di Passiatore, perché ero legato a lui, ma il direttore generale Calzolari voleva che rimanessi».

Il Rovigo resterà in Terza?

«Una cosa è certa. Il prossimo anno Rovigo non farà la Terza categoria. Nemmeno l’Eccellenza dell’Abano, una bufala grande come una casa. Il regolamento prevede l’acquisizione del titolo tra comuni confinanti o della stessa provincia. Allo stato attuale ci sono alcune proposte: quella di Roberto Benasciutti, quella di Renzo Corvezzo e c’è la possibilità di poter giocare con il titolo del Boara Pisani di Giuseppe Calabria, con il quale c’è un rapporto di conoscenza e amicizia. Inoltre, Claudio Zoccarato (presidente del consorzio La Fattoria), ha fatto sapere di essere disponibile a dare un contributo alla nuova realtà che giocherà a Rovigo, ma non so quantificare l’importo. Tra otto giorni però, prenderemo la decisione definitiva».

E l’altra società dell’Asd Rovigo che gioca al Gabrielli?

«Ho parlato anche con loro».

Sono i «titolari» della convezione con il Comune per la gestione dell’impianto sportivo.

«Le convenzioni si possono cambiare. Tra pochi giorni decideremo tutto».