Il rugby rodigino piange Corrado Marra

Scomparso improvvisamente all'eta di 54 anni, appassionato tifoso dei colori rossoblu, ma anche giocatore e punto di riferimento per il mondo della palla ovale

Marra durante una partita

Marra durante una partita

Rovigo, 20 maggio 2022 - Il mondo del rugby piange Corrado Marra, 54 anni, appassionato tifoso dei colori rossoblù, ma anche giocatore e punto di riferimento per i giovani, oggi adulti, che si sono avvicinati alla palla ovale. Corrado è mancato improvvisamente nella giornata di giovedì, lasciando un vuoto incolmabile in tutti coloro che lo avevano conosciuto. Sempre sorridente, con la battuta pronta ed una ironia intelligente, si era distino negli anni per il suo grande senso di appartenenza ai colori della sua squadra, spendendosi senza mai tirarsi indietro anche nei momenti più difficili della squadra.

Marra alle giovanili
Marra alle giovanili

“Con la sua presenza critica e propositiva negli anni bui, quindici anni fa circa, quando la situazione societaria stava assumendo i contorni di un incubo e la squadra rossoblù era indicata dalla maggioranza degli osservatori lungo la parabola discendente all’inferno della retrocessione” - scrive Alberto Guerrini, presidente di Mondovale. Corrado fu giocatore della Monti, di cui il padre Romulado era dirigente, e campione d’Italia con le giovanili. In un blog di tifosi era anche conosciuto come ‘Antani’ e, attraverso un giornale locale fu uno dei promotori dei ‘davanzali rossoblù’, con l’invito a mettere sulle finestre, sui balconi, sui davanzali rodigini una bandiera, o almeno un vessillo rossoblù, per ricordare a tutti l’importanza del rugby per la storia e soprattutto l’identità della nostra città.

“In quei mesi critici e pieni di dubbi, Corrado si spese tantissimo, con sincerità, a fianco della società, dell’ambiente, della squadra. Queste cose non si devono dimenticare - continua il presidente -. Chiesi a Corrado di dare una mano, insieme ad altri collaboratori, in un momento delicato dell’associazione e lui non fece mancare il suo prezioso apporto, condito da ironia, battute salaci e critiche costruttive. Mi auguro che il mondo del tifo rossoblù non si dimentichi di Corrado sabato 28 maggio, giorno della finale del campionato, giorno della festa del rugby italiano”.

Un uomo che infondeva speranza in chi gli stava a fianco “Anche quando tutto sembrava volgere al peggio lui fu uno di quelli che credeva nei miracoli e per questo si spese”. Non solo rugby tra le passioni di Corrado, anche la storia, il collezionismo e la fotografia, soprattutto sportiva, hanno contraddistinto il suo periodo da ex giocatore. Una presenza tra le tribune, in campo e fuori di esso che ha colorato, di rosso e di blu, la vita di tutti coloro che lo hanno conosciuto e amato. Padre e marito meraviglioso lascia la mamma Maria, il fratello Lorenzo, la moglie Laura e le figlie Diletta e Lucrezia.