Sanità, passi avanti per il Polesine

Nasce un ambulatorio ortopedico a valenza provinciale con sede ad Adria, Trecenta e Santa Maria

Migration

A poco più di un anno dall’insediamento, il direttore della Uoc (unità operativa complessa) di ortopedia dell’ospedale di Adria, dottor Giorgio Massini traccia un bilancio delle attività svolte e di quelle in programma.

Come giudica i risultati di questo primo anno?

"L’aver creato una gestione agile e moderna delle attività, basata su un’organizzazione del personale in miniequipes, ha consentito, grazie allo spirito di sacrificio del personale medico ed infermieristico, il raggiungimento di ambiziosi obiettivi come il numero rilevante di interventi chirurgici, le prestazioni ambulatoriali ed un buon lavoro di collaborazione con i colleghi della medicina di base. In questo periodo, caratterizzato da un aumento della popolazione anziana, è stato chiesto all’ortopedia di fornire risposte concrete per prevenire l’incremento di disabilità motoria. L’ortopedia ha risposto egregiamente mettendo a punto una chirurgia in grado di sostituire le articolazioni malate, dolenti e non più funzionanti con articolazioni artificiali in grado di eliminare il dolore. L’ortopedia di Adria ha investito con successo in questa direzione ed è in grado di fornire un’ampia gamma di soluzioni riguardanti la chirurgia ricostruttiva e sostitutiva di articolazioni anca, ginocchio e spalla. Lo studio di ogni singolo caso sul tipo di protesi da utilizzare, le modalità di attuazione dell’intervento, il controllo del dolore nel postoperatorio e l’elaborazione di programmi riabilitativi personalizzati riducono a pochi giorni il periodo di ricovero. Abbiamo realizzato ad Adria un reparto ortofisiatrico con l’obiettivo di ottimizzare i risultati chirurgico-riabilitativi derivanti dalla stretta collaborazione tra medici ortopedici e fisiatri. Devo ringraziare il dottor Zambelli, direttore dell’unità riabilitativa, che ha reso possibile l’attuazione di questo modello organizzativo all’avanguardia, e il dottor Piacentini, che rappresenta un’eccellenza nell’ambito della diagnostica per immagini della patologia osteoarticolare che è diventato un riferimento prezioso e insostituibile"

Dottor Zambelli, dalla collaborazione un buon risultato...

"La riabilitazione nei postumi di frattura o nelle patologie degenerative di anca e ginocchio rappresenta un settore chiave della medicina riabilitativa. Il processo riabilitativo è costituito da un insieme di attività valutative e terapeutiche finalizzate al recupero dell’autonomia del paziente senza restrizioni nella vita familiare, sociale e lavorativa. Per questo percorso è necessaria la collaborazione fra il team riabilitativo ed il team chirurgico con un approccio interprofessionale per ottenere il miglior recupero per il paziente"

La presenza nello stesso reparto di due team sinergici ha fatto fare un salto di qualità

"Certo. Fatta la diagnosi riabilitativa si passa alla prognosi funzionale attraverso un progetto riabilitativo individuale. Per gli interventi di protesizzazione di anca e ginocchio, ci sono sempre maggiori evidenze sull’efficacia del trattamento riabilitativo in fase preoperatoria per il mantenimento di un buon livello di funzionalità e di un più rapido recupero. E’ dimostrato che la mobilizzazione precoce dopo interventi di artroprotesi di anca e ginocchio riduce il dolore, le giornate di ricovero e le complicanze da immobilità migliorando la funzionalità articolare".

Dottor Massini, altri obiettivi?

"Con il placet del direttore generale Compostella e del direttore sanitario Contato, grazie alla collaborazione di illustri colleghi, stiamo organizzando un ambulatorio ortopedico a valenza provinciale con sede ad Adria, Trecenta e Santa Maria che sarà operativo tra pochi giorni. L’obiettivo è garantire un elevato standard qualitativo per la popolazione con riduzione dei tempi d’attesa e contrastando le fughe per l’inadeguatezza dell’offerta".