Rovigo e i 'Sapori in fiore', storie di famiglia e d’impresa tra i banchi

La manifestazione di cibi e artigianato fa boom

Mariano Caliendro e Amry

Mariano Caliendro e Amry

Rovigo, 9 aprile 2017 - Continua il viaggio di ‘Sapori in fiore’, manifestazione primaverile che porta nel centro specialità gastronomiche italiane e straniere, artigianato locale e internazionale e tutti i colori delle piante e dei fiori di stagione. Basta avvicinarsi a piazza Vittorio Emanuele II per essere trasportati in un tipico giardino mediterraneo, con i profumi del basilico e dell’origano, della lavanda dei paesaggi della Provenza. «Le piante sono parte della nostra quotidianità – racconta Monica Besana, immersa nei suoi fiori –. Ci piace l’idea che le persone possano vedere e immaginare la propria casa secondo una disposizione che noi suggeriamo. Coinvolgiamo, attraverso le emozioni, i nostri clienti».

Ampio spazio all’artigianato italiano, fatto di creatività e professionalità, oltre che di passione. «È difficile dire quando tutto sia iniziato – racconta Roberto, marito della cappellaia senese Monica Minocci –. La storia di questa cappelleria si perde nel tempo. Mia moglie ha preso in mano la professione di famiglia, è un mestiere che ha che ha sempre fatto».

Made in Italy anche i prodotti per la casa di Massimiliano Righetti, tra lenzuola, tovaglie e asciugamani. «Siamo orgogliosi dei nostri prodotti – spiega – perché oltre ad essere belli sono di qualità. Il nostro prodotto d’eccellenza, di manifattura fiorentina, è la biancheria da letto in percalle, con inserti di raso». A tenere alto l’artigianato polesano ci pensa invece Giovanna Sartori, insieme ai suoi gioielli, tutti rigorosamente fatti a mano. «Svolgo questa attività da 40 anni – racconta – e cerco sempre di rinnovarmi. Oltre ai gioielli, in base di ottone, vendo anche articoli vintage che piacciono sempre moltissimo».

Made in Polesine anche lo stand della ditta Antiche Distillerie Mantovani, dove il liquore alla liquirizia, come ad ogni fiera, va a ruba. «E’ un assalto alla bancarella – spiega soddisfatta Sandra Zuolo –. Per ogni fiera sappiamo già quale prodotto andrà a ruba. E a Rovigo, si sa, la liquirizia non ha rivali». Dolce e artistica, invece, l’esposizione della pasticcera Carlotta Scaranello, circondata dai colori e dai sapori delle sue delizie. Vivace ed estremamente creativa la bancarella di Iolanda Vernicesei, ricca di composizioni di fiori finti.

«È poco più di un anno che faccio questo lavoro – spiega, intrecciando qualche fiore – e mi entusiasma tanto. Con questi fiori è possibile fare davvero qualsiasi cosa: dai centrotavola, ai portacandele, alle piccole decorazioni per la casa». All’appello non potevano mancare i sapori italiani, a partire dagli irrinunciabili cannoli siciliani proposti da Rosario Renna. Non meno saporite le olive pugliesi di Nunzio Napoletano e Piero Marchionne, che hanno presentato la loro specialità, le olive dolci. Particolari, da provare, i salami piemontesi di Sabrina Aime: di cinghiale o di asino, di maiale aromatizzato al barolo o al tartufo. Piemontesi anche i formaggi proposti da Sebastiano Digiugno, la cui specialità è la cremosa, una crema al gorgonzola. Infine, ecco il Sud con i taralli pugliesi di Mariano Caliendo.