"Senza strade la Zls non decolla Vediamo se la Regione le prevede"

Il sindaco di Trecenta, Laruccia: "Una bretella deve collegare la Transpolesana e il ponte di Fiacolo". Oggi l’assessore allo Sviluppo economico, Roberto Marcato, presenta il piano industriale

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C’è un po’ di tensione tra i sindaci polesani interessati dalla Zls ad un giorno dalla presentazione del piano industriale, annunciato per oggi dall’assessore regionale Roberto Marcato. Perché una bozza ha inziato a girare. E a giudicare dalle parole con le quali la commenta, il sindaco di Trecenta, Antonio Laruccia, sembra non averla apprezzata in piano. "Abbiamo chiesto attenzione alla viabilità, abbiamo fatto una serie di richieste puntuali – dice Laruccia –. E non ne ho vista l’ombra. Noi rimaniamo in attesa. Abbiamo chiesto la bretella tra la Transpolesana e il ponte di Ficarolo. Abbiamo chiesto di liberare l’Eridania dal traffico che è alla disperazione". Laruccia non nasconde la sua preoccupazione: "Il govrno nel dare la Zls ai comuni polesani e a Porto Marghera di fatto rinuncia a delle entrate, è quella il vantaggio della Zls. In pratica il vantaggio è quello, lo Stato rinuncia a delle imposte, quelle che non pagherebbero le aziende che vogliono insediarsi qui. O quelle che ci sono già e si ampliano. Ma qual è il rapporto tra Porto Marghera e il Polesine qual è? Qual è il bilanciamento? Qual è l’attenzione verso il Polesine? Qual è la ripartizione di questo credito d’imposta? Non ce l’hanno detto". Il 23 dicembre 2019 con l’approvazione alla Camera, la Zls è diventata legge per 16 Comuni polesani: Bergantino, Ceneselli, Trecenta, Bagnolo di Po, Fiesso Umbertiano, Polesella, Canaro, Occhiobello, Stienta, Gaiba, Ficarolo, Salara, Calto, Castelmassa, Castelnovo Bariano e Melara. Chi investirà lì potrà beneficiare del credito d’imposta, di sgravi contributivi e dell’accelerazione delle procedure autorizzative. L’assessore regionale che se ne sta occupando, Roberto Marcato, oggi presenterà il piano industriale. Ma già ieri è stato raggiunto dalle ansie dei sindaci polesani ed ha risposto così: "Tutti hanno avuto il tempo di presentare le osservazioni. Domani c’è la presentazione del piano. Le lamentele non si esternano sui giornali". E nel gennaio del 2020, a Zls appena diventata legge ma non realtà, il preisdente dei costruttori veneti, Paolo Ghiotti di Trecenta, ammoniva: "Attenzione al consumo di suolo, abbiamo tante zone industriali nei piccoli comuni che sono per buona parte dismesse con capannoni vuoti". E continuava così: "Serve una politica di sviluppo omogenea . Serve individuare le già esistenti infrastrutture incentivando gli acquisti (degli immobili e delle aree vuote, ndr), riqualificandole per riusarle nel rispetto delle potenzialità del territorio. Mi sembra di buon senso in aggiunta al minor consumo di suolo, sapendo che il 58 per cento di questo suolo consumato passa per parcheggi, aeroporti, ospedali, discariche, ferrovie, strade". Ghiotti dunque affrontava già allora il tema della viabilità: "Forse qualche arteria in più rispetto all’Eridania e alla Transpolesana ed il potenziamento o completamento di alcune altre lo vedo indispensabile per non essere esclusi dal triangolo industriale Bologna - Milano - Venezia".

Tommaso Moretto