Gaiba, rinuncia alla carriera per fare il sindaco a 900 euro

Nicola Zanca, 34 anni, diventa primo cittadino e lascia un dottorato da 2.500 euro in Finlandia

Nicola Zanca, sindaco di Gaiba

Nicola Zanca, sindaco di Gaiba

Rovigo, 17 giugno 2019 - A 34 anni rinuncia ad una carriera come ricercatore all’estero per fare il sindaco di un Comune polesano di mille abitanti. Anzi Gaiba ne ha esattamente 982. Si trova sulla riva sinistra del fiume Po, nella provincia di Rovigo, tra Ficarolo e Stienta. Nicola Zanca guadagnava 2.500 euro netti al mese in Finlandia, lavorava all’università di Helsinki.

Ora si accontenterà dell’indennità di 970 euro netti che fino a due settimane fa percepiva il suo predecessore Roberto Berveglieri, in carica dal 7 giugno 2009. Il 26 maggio scorso la lista civica Uniti per il cambiamento di Gaiba ha ottenuto 375 voti contro i 285 della rivale che proponeva come sindaco Edoardo Malavasi, un quarantenne, insegnante di italiano. «Ho fatto una scelta dettata dalla passione. Credo fermamente che il nostro territorio abbia un grande potenziale. Può sembrare una scelta folle ma come diceva Platone il coraggio è una forma di salvezza», dice.

A cosa ha rinunciato?

«Mi sono licenziato da un contratto a progetto all’Università di Helsinki come ricercatore post dottorato. Lavoravo per l’Institute for Atmospheric and Earth System Research (Inar) come mio fratello Tommaso, anche lui ricercatore, ma sentivo che non era il posto per me».

Cosa studiava?

«Mi occupavo di qualità dell’aria. Facevo campionamenti con droni nella foresta boreale, analisi di aerosol (particelle nell’aria) in laboratorio con gas cromatografia e spettrometria di massa. Gli insegnamenti invece riguardavano tecniche analitiche di laboratorio».

Come pensa di migliorare il Polesine da sindaco di Gaiba?

«Ci sono tante idee che mi sono venute spontanee stando ad Helsinki. Loro valorizzano molto quello che hanno con i social network. Noi non sappiamo narrare, comunicare, metterci in rete per attirare turisti. In Finlandia c’è poco eppure lo sanno fare. Si deve creare curiosità, noi ci stiamo provando, per esempio con Gaibledon».

Di cosa si tratta?

«È l’unico torneo italiano di tennis ‘open’, aperto a tutte le classifiche, sull’erba naturale. Una realtà nata per caso perché dei bambini hanno posizionato una rete mobile su di un campo da calcetto in disuso. Il torneo è la prossima settimana e per l’occasione verrà anche Anna, che ho conosciuto in Finlandia».

Vivrete insieme a Gaiba?

«Si vedrà. È la sorella del mio amico portoghese dell’Erasmus, Luís. Fa la maestra d’asilo a Helsinki, di origine russa ma ha passaporto finlandese».

Il sindaco uscente era dalla sua parte?

«Contro, sono stato consigliere di minoranza per 3 anni e mezzo. Abbiamo perso nel 2014. L’anno scorso mi sono trasferito in Finlandia ma ho conservato la passione civica che avevo maturato con l’impegno nella biblioteca e nella parrocchia».

Ha simpatie politiche nazionali?

«Ho idee di sinistra ma non ho mai avuto la tessera di un partito. Nella nostra civica non c’erano vincoli di appartenenza politica».

Ad Helsinki com’era arrivato?

«Ho studiato chimica a Ferrara, laurea triennale e specialistica, poi un master in scienza e tecnologia e management. La tesi di laurea magistrale nel 2013 l’ho fatta ad Helsinki per tre mesi, in Erasmus. Poi è capitata l’occasione di andare a lavorare al Cnr a Bologna per l’istituto di scienze atmosferiche e clima. Ho portato a termine un dottorato a Bologna, poi ho lavorato per un’azienda che fa sviluppo tecnologico, dalla ricerca pura all’industria».

Sarà sindaco a tempo pieno?

«Il primo periodo sarà molto intenso, quindi sì, lo farò a tempo pieno. Poi vedremo nel tempo se riuscirò a trovare un equilibrio. Per il momento sono completamente immerso».