Il sindaco di Rovigo continua a insegnare all'Università. Ma gratis

La curiosa scelta di Edoardo Gaffeo: ’costretto’ per legge all’aspettativa ha deciso di far lezione pro bono a Trento

Il sindaco di Rovigo, Edoardo Gaffeo, continua a insegnare all'Università (Foto Donzelli)

Il sindaco di Rovigo, Edoardo Gaffeo, continua a insegnare all'Università (Foto Donzelli)

Rovigo, 8 gennaio 2020 - Il sindaco di Rovigo come hobby lavora. Insegna all’università e lo fa gratis. È lui stesso a raccontarlo rispondendo a delle domande scaturite dal fatto che sul sito della facoltà di Economia di Trento risulta tra gli insegnanti di Macroeconomia e di Economia finanziaria. Le lezioni si sono tenute dal 25 settembre al 20 dicembre scorso. Il 20 di questo mese è previsto un appello scritto d’esame per i suoi alunni, il 10 febbraio un secondo appello, sempre scritto. Edoardo Gaffeo infatti è docente ordinario di Politica economica a Trento ma sette mesi fa, dopo il ballottaggio vinto contro Monica Gambardella del centrodestra, è divenuto sindaco del capoluogo polesano, città dove è sempre rimasto residente con la famiglia, nella frazione di Sarzano. Eppure, a Trento, Gaffeo insegna ancora.

Non ha chiesto l’aspettativa? Lui stesso spiega che "l’aspettativa per la carica di sindaco di capoluogo di provincia è obbligatoria" secondo il "decreto del presidente della Repubblica 382 del 1980, numero 9". Dunque è in aspettativa. Ma precisa: "Questo status mi impedisce di avere la titolarità di corsi. Ho mantenuto due piccoli moduli - pro bono, se questo può interessarle - per un totale di 60 ore di lezione frontale sull’intero anno accademico. Faccio il sindaco a tempo pieno, quindi, e nel tempo libero faccio cose che mi divertono". Ecco svelato il mistero, è vero che il sindaco in questi mesi ha fatto su e giù fra Rovigo e Trento (sono 190 chilometri, in auto circa due ore di viaggio per andare, altrettante per tornare). Avrebbe potuto fare a meno. Tant’è che l’aspettativa è obbligatoria. Ci è andato per buona volontà, non vuole fare a meno dell’affetto degli studenti. Si tratta dunque proprio di una sua scelta. Insegna per diletto, e lo fa gratuitamente. Un gesto di generosità, "pro bono", che non ha ostentato né pubblicizzato. Come chi fa beneficienza senza volerne trarre un tornaconto personale, cioè per autentico spirito caritatevole.

I redditi di Edoardo Gaffeo, quando si divideva tra l’università e il cda di Banca Intesa San Paolo, erano di tutto rispetto, quello del 2018 (pubblicato sul sito del Comune) parla di un imponibile da 222 mila euro. Ora si è aperta una nuova fase nella sua vita, quella dell’impegno politico e del lavoro gratuito. D’altronde è vero che un sindaco a tempo pieno è a disposizione anche il sabato e la domenica, dunque il tempo libero se lo deve ritagliare in altri momenti della settimana. Le lezioni a Trento infatti potevano essere un mercoledì dalle 8,30 alle 10,30 e poi il venerdì alla stessa ora. Un’altra settimana solo il venerdì. Un’altra ancora sia il martedì sia il venerdì. Insomma, dipende.