Rovigo: una staffetta per ricordare le vittime delle stragi di Capaci e via d’Amelio

L’iniziativa è a cura del Sindacato Autonomo di Polizia, prevista una commemorazione ufficiale nella giornata di lunedì 16 maggio in Questura a Rovigo

I magistrati Falcone e Borsellino

I magistrati Falcone e Borsellino

Rovigo, 14 maggio 2022 - Lunedì 16 maggio il Sindacato Autonomo di Polizia (SAP) di Rovigo commemorerà il 30° anniversario delle stragi di Capaci e via d’Amelio accogliendo i ciclisti del Sap Friuli Venezia Giulia che giungeranno in Questura a Rovigo provenienti dall’analoga tappa commemorativa svolta a Treviso-Villorba. Alle 12.30 al monumento ai Caduti in Questura a Rovigo verrà deposta una corona di fiori alla presenza del Prefetto di Rovigo Clemente Di Nuzzo, il Questore di Rovigo Giovanni Battista Scali, dal vice sindaco e assessore alla cultura del Comune di Rovigo, Roberto Tovo, il dirigente della sezione Polizia Stradale di Rovigo Paolo Marino. I cinque ciclisti del Sap Rovigo insieme ai ciclisti del Sap Friuli Venezia Giulia raggiungeranno Bologna con arrivo previsto verso le 17.00 per la commemorazione prevista dalle 18 alla Questura di Bologna.

“E’ dal 1992-spiega in una nota SAP Rovigo-all’indomani delle stragi di Capaci e di via D’Amelio, nelle quali persero la vita i Giudici Giovanni Falcone e Paolo Borsellino, Francesca Morvillo, Antonio Montinaro, Rocco Dicillo, Vito Schifani, Emanuela Loi, Agostino Catalano, Vincenzo Li Muli, Claudio Traina, Eddie Walter Cosina, che il SAP organizza principalmente nel mese di maggio, una serie di eventi dedicati alla memoria.

Quest’anno ricorre il trentennale delle stragi di Capaci e via D’Amelio e il Sindacato Autonomo di Polizia da altrettanto tempo, ricorda con una serie di iniziative, il sacrificio non solo di uomini in divisa, ma anche di giornalisti, magistrati, politici, religiosi o di semplici cittadini che hanno pagato con la vita l’impegno in favore della collettività. Il tutto-prosegue SAP-per garantire concordia, legalità, convivenza civile per un Paese libero e democratico. Perché riteniamo che fare memoria sia un dovere (morale)! Dal 21 aprile, ogni provincia ha ricordato con un personale contributo, tutti questi angeli della legalità, caduti per mano di un male strisciante e insidioso chiamato criminalità. Per quest’anno, sono stati previsti dei percorsi della memoria che collegheranno, in modo virtuale tutto il Paese nel ricordo delle vittime. Ciò si concretizzerà-conclude il SAP Rovigo-attraverso il ricongiungimento, come nei tasselli di un puzzle, dei pezzi di un’immagine che è diventata il simbolo di queste stragi”.