Rovigo, studente dà fuoco alla scuola

Paura al Cipriani di Adria, i prof intervengono con gli estintori

I vigili del fuoco si assicurano che l’incendio sia domato

I vigili del fuoco si assicurano che l’incendio sia domato .

Rovigo, 21 aprile 2018 - Studente indossa per gioco le vesti del piromane e rischia di dare fuoco alla scuola. E’ successo ieri, intorno alle 16,20, all’istituto alberghiero Cipriani di Adria. E’ sono stati momenti di panico mentre nell’edificio arrivano il fumo e il calore delle fiamme.

Un alunno, che frequenta la classe prima dell’istituto di istruzione superiore, ha dato fuoco alla siepe e le fiamme si sono subito alzate. Sul posto sono arrivati in pochi minuti le squadre dei vigili del fuoco ed anche i carabinieri. L’allievo del Cipriani aveva appena terminato la lezione e stava attendendo il pullman per ritornare a casa. Era davanti alla scuola, quando è stato visto da alcuni testimoni, dare fuoco con un accendino che aveva in tasca proprio alla siepe che fa in pratica da recinto alla stessa struttura. I rami e le foglie erano secche e con il caldo di ieri hanno preso subito fuoco. Immediatamente sono intervenuti gli assistenti tecnici della scuola, Ilario Bovolenta, Loris Sarto e Simone Bergo. Con gli estintori non hanno esitato a spegnere le fiamme, un intervento assai provvidenziale visto che le lingue di fuoco arrivavano ormai a due passi dall’edificio.

Nel frattempo sono arrivati anche i pompieri. «In quel momento ero al telefono – spiega Simone Bergo ricostruendo quei concitati momenti –. A un certo punto qualcuno mi ha chiamato dicendomi che c’era il fuoco e abbiamo sentito urlare. Sono corso fuori e ho visto i miei colleghi Sarto e Bovolenta già con gli estintori in mano. Così mi sono unito a loro per spegnere le fiamme». I tre assistenti hanno cercato in tutti i modi di spegnere l’incendio. Sembrava che il fuoco era stato spento quando si è di nuovo alimentato e le fiamma si sono alzate di nuovo. I tre uomini hanno usato ben nove estintori per riuscire da avere ragione del fuoco. Secondo le testimonianze l’incendio potrebbe essere stato causato per gioco dallo studente. Gli inquirenti stanno portando avanti le indagini e il ragazzino, che ha appena 14 anni, adesso rischia grosso. Fortunatamente è andata a fuoco solo la siepe, ma il pomeriggio poteva avere risvolti molto più gravi. Infatti a pochi centimetri ci sono i bidoni di olio esausto, quello che ormai è stato usato e che viene buttato via. Se le fiamme avvolgevano i fusti, le conseguenze della bravata sarebbero state ben diverse. Un altro incendio all’alberghiero ci verificò circa 15 anni fa. «Prese fuoco un’automobile – dice Bergo –. Anche in quell’occasione sono intervenuto con i miei colleghi». Ieri era un giorno particolare per il Cipriani. I docenti e gli allievi stavano preparando la quarta e ultima serata della rassegna «Polesine cultura da gustare» quando è arrivato il fuoriprogramma.