Rovigo, il treno in stazione si aspetta in piedi

Dalla sostituzione della pavimentazione delle banchine dello scorso anno, tra un binario e l'altro mancano le panchine

La stazione senza panchine

La stazione senza panchine

Rovigo, 27 maggio 2018 - Aspettando il treno non ci si può più sedere. Da quando, alla fine dell’anno scorso, è stata sostituita la pavimentazione delle banchine ferroviarie, tra un binario e l’altro non c’è più la possibilità di sedersi. Un disagio in più per i pendolari ma anche per chi, magari anziano o non in piena forma fisica, è costretto a prendere il terno per spostamenti salutari.

Nessun posto a sedere, nessuna panchina, neanche una singola postazione. In questa maniera, chi arriva minuti prima del treno non trova che due soluzioni: rimanere in piedi, o sedersi in posti di fortuna. Così abbiamo la scena che persino persone anziane si trovano costrette a sedersi sulle scale del sottopassaggio, ingombrandole. Taluni si arrischiano a sedersi sul bordo esterno del sottopassaggio, veramente scomodo. I più atletici salgono sulla ringhiera che delimita lo stesso sottopasso. Un disagio che si aggiunge a quello dei ritardi e alla fatica dovuta all’obbligo di trascinarsi le valigie su e giù per le scale del sottopassaggio che dà accesso ai binari. Proprio in questi giorni nella stazione ferroviaria di Rovigo c’è un cantiere. 

Stanno installando due ascensori, uno porta dalla hall, giù al sottopasso, e viceversa. Un altro, all’altezza delle banchine, permette di salire fino al binario. Un servizio che oltre ad essere fondamentale per i disabili potrà probabilmente essere utilizzato anche da chi ha valigie pesanti o borse non pesantissime ma scomode da trascinare. Oppure da chi ha difficoltà dovute alla salute, all’eccessiva stanchezza, o all’età. In così tanti anni non è mai stata posizionata una pedana, sulle scale, che consentisse almeno ai trolley, le valigie con le ruote, di poter essere trascinate senza fatica in salita ed in discesa. I lavoro di posa degli ascensori non è semplice e non si concluderà alla svelta.

Ci vorrà ancora un po’ prima di vederli funzionanti. Per ora, non essendo ancora utilizzabili, al disagio ormai consolidato di dover abbracciare le valigie e portarle su e giù dal sottopasso come fossero sacchi di patate c’è anche la relativa novità della totale assenza di panchine sulle banchine. Dunque chi vuole aspettare il treno al binario e non al bar, per non rischiare di perderlo, di vederselo partire sotto il naso, per non doverlo rincorrere, se ne deve stare in piedi magari al caldo, sventolandosi con un ventaglio o un giornale comperato in edicola. Sta arrivando l’estate con l’umidità e le alte temperature.

Così attendere un treno sotto il sole sarà ancora più fastidioso. Già perché non a tutte le ore l’ombra copre la banchina, in certe fasce orarie l’ombra è proiettata solamente in mezzo ai binari. Secondo la logica che vuole un’utenza dei trasporti che sceglie sempre più la rotaia a strade ed autostrade il comfort delle stazioni ferroviarie dovrebbe essere ovunque d’eccellenza per non allontanare soprattutto quei viaggiatori che devono fare i conti con vari disagi fisici dovuti alla salute o all’età.