Trovata morta in casa a Rovigo: cosa sappiamo

Il marito ribadisce: non è stata uccisa, i medici dicano la verità. Ma dalla tac risulta un proiettile conficcato nel cranio della giovane mamma

Rkia Hannaoui, 31 anni, è morta ad Ariano Polesine, in provincia di Rovigo

Rkia Hannaoui, 31 anni, è morta ad Ariano Polesine, in provincia di Rovigo

Ariano Polesine (Rovigo), 1 aprile 2023 – Dopo le dichiarazioni di Asmaoui Lebdaoui, marocchino di 52 anni, marito di Rkia Hannaoui, aumentano i dubbi su cosa sia realmente successo martedì 28 marzo in quel casolare di campagna: lì la donna si è accasciata davanti ai suoi figli e poche ore dopo è morta.

Un’abitazione dove la famiglia di origine marocchina, con due figli di 8 e 11anni, vive in affitto nell’immobile di proprietà del vicino di casa, Giacomo Stella. Il marito lavora come operaio agricolo campagna, mentre la moglie faceva la casalinga e la mamma: non erano molto integrati con la comunità di Ariano Polesine e saltuariamente si recavano alla Caritas locale. Un giallo dove sono poche le certezze e molti i lati oscuri.

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Cosa sappiamo 

Il primo, purtroppo, il decesso di Rkia Hannaoui, 31 anni, caduta in casa nel pomeriggio di martedì 28 e poi deceduta il giorno successivo in ospedale. I medici, dopo aver analizzato la tac eseguita sulla 31enne al momento del ricovero in ospedale, avrebbero individuato la presenza di un proiettile nella testa. L’altro fatto certo è il fascicolo aperto dalla Procura della Repubblica di Rovigo per omicidio contro ignoti, inoltre, fissata a lunedì 3 aprile l’assegnazione dell’incarico al medico legale per effettuare l’autopsia sulla salma della donna.

La Procura di Rovigo, inoltre, ha disposto il sequestro dell’immobile dove è successo il fatto, nonché "tutti i materiali ritenuti pertinenti al reato ipotizzato al fine di verificare, mediante accertamenti tecnici, la dinamica del ferimento”. Le indagini, insomma, proseguono a ritmo serrato senza escludere nessuna ipotesi. Nei giorni scorsi i carabinieri hanno sequestrato un fucile di proprietà del vicino, ma finora a suo carico non è stata mossa alcuna accusa.

Il marito: non è stata uccisa

A tutto questo, però, la versione del marito di Rkia Hannaoui sembra smontare completamente l’ipotesi che la moglie sia stata uccisa o che qualcuno le abbia sparato: “I bambini – ha raccontato Asmaoui Lebdaoui – erano tornati da scuola alle 12.40, come tutti i giorni, poi alle 13.30 sono uscito per andare a lavorare. Alle 16.35 mi chiama uno dei figli per dirmi che la mamma è caduta. Mia moglie stava facendo una video-chiamata alla madre, che vive in Marocco, poi improvvisamente è caduta sbattendo forte la testa sul fornello della cucina. In ambulanza hanno detto che il cuore si è fermato e il sangue non arrivava al cervello, ha avuto un malore”.

Sull’ipotesi che qualcuno abbia sparato alla moglie è categorico: “Non ci credo a questa ipotesi, voglio la verità dai medici”. L’attesa, quindi, è tutta rivolta all’autopsia che quantomeno stabilirà l’esatta causa della morte.