"Una rapina, coltellate e spari E’ questa l’isola felice di Gaffeo"

Gennari, coordinatore del Diccap Sulpl "Sono i ‘casi isolati’ degli ultimi giorni"

Migration

"Solo stando alla cronaca, una rapina a mano armata con una pistola, uno stalker anche lui armato (intercettato dalla polizia locale, disarmata), un accoltellamento in pieno centro e una sparatoria, il tutto in una manciata di giorni", interviene Mirco Gennari, coordinatore provinciale del sindacato dei vigili urbani Diccap Sulpl Rovigo. "Un intenso susseguirsi di “casi isolati” – riprende – in grado di riportarci tutti con i piedi per terra, dopo le discussioni sull’opportunità di armare o meno la Polizia Locale, e in grado di mostrarci quanto possa essere labile il confine tra le nostre “chiacchiere” e la realtà della strada, anche senza bisogno di andare in qualche sobborgo malfamato. Come abbiamo sempre sostenuto, nessuno, neppure il sindaco Gaffeo, può escludere che anche la Polizia Locale possa trovarsi ad intervenire, anche solo per un caso fortuito, in episodi come quelli in questione, dove, se aggredita con intenti omicidi, non potrebbe far altro che rispondere con un fitto lancio di arcobaleni. Basta vedere quanto accaduto l’altro giorno in Trentino, dove una pattuglia dei carabinieri è stata costretta ad aprire il fuoco contro un uomo che li ha attaccati con una accetta. Non oso immaginare se altrettanto dovesse accadere nei confronti della nostra Polizia Locale. Purtroppo il Corpo è vittima di innumerevoli pregiudizi e la gente spesso non ne conosce le reali funzioni e l’effettivo impiego, non sapendo, ad esempio, che il personale della Polizia Locale è impegnato insieme alle altre forze dell’ordine nelle attività di ordine pubblico disposte dal questore, o che svolge importanti attività di indagine e di polizia giudiziaria. Il permanere di questi antichi pregiudizi non può essere una giustificazione per non dotare il Corpo di uno strumento di difesa obbligatorio per legge che molti, compresi alcuni sindacati allineati alle posizioni del sindaco, pare abbiano dimenticato di leggere, ma di cui pretendiamo l’applicazione. Non è facoltà del Comune scegliere quali norme applicare e quali no. Con la questione armamento vogliamo porre l’attenzione anche su quello che è un problema di legalità, che riguarda tutti, anche chi non ha piacere di vedere le armi nelle fondine della Polizia Locale, perché non possono esistere zone franche del diritto (e dei diritti). Sapevamo che sarebbe stata una battaglia lunga e dura, e che avremmo trovato infiniti ostacoli e tanta gente pronta a bollare le nostre richieste come risibili, oltre che i problemi di sollevati come soggettive percezioni di insicurezza. Ma sappiamo di essere dalla parte del giusto e tireremo dritto finché non vedremo riconosciuto il diritto alla sicurezza della Polizia Locale".

a. c.