Una startup benefica per aiutare il bellunese

Il polesano Paolo Milan ha deciso lanciarla con altri due ragazzi, creando oggetti coi materiali di recupero che sono stati venduti

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Con intelligenza si può arrivare a grandi cose. Il giovane polesano Paolo Milan ne è un esempio. Originario di Fratta Polesine, ha 26 anni, è laureato in international management e oggi può essere annoverato tra i giovani più talentuosi e creativi della terra polesana. Dopo aver iniziato a lavorare come analista funzionale, ha deciso di fare qualcosa per gli altri insieme ad alcuni colleghi universitari, trasformatosi poi in una start-up innovativa chiamata ’Vaia’ dal nome della tempesta che nell’ottobre 2018 devastò gran parte del territorio delle Dolomiti. L’obiettivo del progetto è stato sin dall’inizio quello di dare nuova vita a territori toccati da quel pesante dramma che ancora oggi i residenti e i visitatori sentono profondamente. Proprio oggi alle 12, nel bosco bellunese di Pra de Val in Val di Zoldo, il polesano Paolo Milan insieme al team di Vaia darà inizio ad un secondo impianto di abeti e larici a cura della giovane start-up. L’azione benefica è stata resa possibile grazie alla realizzazione di un oggetto di design prodotto con il legno dei larici e degli abeti abbattuti dalla tempesta. Parte del ricavato dalla vendita di questi oggetti, che sono amplificatori porta smartphone in linea con le finalità green dell’iniziativa, è stata utilizzata per ricostituire da zero le foreste colpite. 12mila i pezzi già distribuiti non solo in tutta Europa ma anche in Nord America, Medio Oriente e Africa australe. "L’idea di Vaia – spiega Paolo Milan – è nata appunto quando si scatenò la drammatica tempesta. Insieme agli altri ragazzi del team, mi sono sentito in dovere di fare qualcosa mentre stavo ultimando i miei studi universitari. Abbiamo quindi deciso di realizzare oggetti utili sia per l’uomo, sia per la natura, recuperando materie prime provenienti dai luoghi colpiti dalla calamità. In futuro vorremmo intervenire anche in altre realtà, generando benefici per l’intero ecosistema e restituendo un po’ di generosità all’ambiente che ci ospita, troppo spesso maltrattato dall’essere umano". E riguardo il Polesine commenta: "Il Polesine è una di quelle terre che dovrebbe essere maggiormente valorizzata. Credo che la mia terra d’origine possa essere messa al centro di un progetto di qualità, essendo piena di risorse, anche semplicemente implementando le università o agevolando il più possibile le aziende per poter ottenere un cluster industriale. Questo porterebbe prestigio al Polesine e darebbe molte opportunità, anche ai giovani". È possibile partecipare attivamente alla ripiantumazione in programma oggi previa iscrizione. Ulteriori informazioni di natura tecnico-organizzativa si possono trovare sul sito della piattaforma Wownature: https:www.wownature.euval-di-zoldo-impianti-diretta-facebook. Per chi non potesse partecipare direttamente, è possibile seguire l’evento anche sui social sul canale Facebook di Wownature. Un progetto di cui il Polesine dovrebbe andare orgoglioso poiché creato da una giovane mente che proprio nelle terre polesane ha le sue radici. L’idea di Paolo Milan e dei suoi colleghi è davvero di prestigio. Ha unito la sfera umana a quella della natura trovando un modo di aiutare i territori colpiti due anni fa da ’Vaia’, la tempesta che ha devastato gran parte del territorio bellunese. Idee innovative come questa portano grande orgoglio e sono motivo di slancio per i giovani polesani e per tutta la provincia di Rovigo.

Giorgia Brandolese