Università Rovigo, dipendenti a rischio. "Possono saltare i corsi"

L’allarme dei sindacati: non sono garantiti i servizi essenziali

Università di Rovigo, dipendenti a rischio (Foto Donzelli)

Università di Rovigo, dipendenti a rischio (Foto Donzelli)

Rovigo, 7 novembre 2018 - Senza di loro, la biblioteca, l’aula informatica e la segreteria del Consorzio Universitario rodigino non sarebbe in grado di garantire i servizi essenziali a studenti e docenti. Anzi, probabilmente alcune aule del ‘Cubo’ dovrebbero chiudere, così come la metà dei corsi attualmente presenti al Cur. Eppure, 6 dei 12 dipendenti del Consorzio universitario, da 12 anni al lavoro nelle sedi di viale Porta Adige e via Marconi, rischiano di ritrovarsi senza lavoro.

Da ieri il personale precario ha deciso assieme alle due sigle sindacali Cgil e Uil di dichiarare lo stato di agitazione e si dicono pronti ad incrociare le braccia ‘bloccando’, di coseguenza l’attività universitaria del Consorzio in caso il Soci del Cur neghino loro, ancora una volta, un contratto stabile, come il resto dei colleghi. «Siamo pronti ad arrivare dal prefetto per discutere il futuro dei 12 dipendenti del Consorzio universitario del capoluogo - spiegano Paolo Zanini (FpCgil) e Cristina Garbin (Uil -, chiediamo da mesi un incontro con l’assemblea dei soci (Fondazione Cariparo, Camera di Commercio,Comune e Provincia) per sistemare i lavoratori che prestano servizio, chi addirittura anche da oltre 10 anni, nelle due sedi del Cur e che al 31 dicembre rischiano di ritrovarsi a casa, vista la mancata volontà del Consorzio di stabilizzare la loro posizione. Parliamo, nello specifico, di 5 dipendenti che anche da 12 anni si vedono rinnovare annualmente, o ogni due anni, il contratto di lavoro. Ed un dipendente assunto con contratto di somministrazione. Personale con stipendi in media di 1300 euro.

Secondo i sindacalisti, la mancata stabilizzazione del personale precario non dipenderebbe dalla carenza di lavoro all’interno del Consorzio. «Pochi mesi fa - spiega Zanini - abbiamo chiesto all’Università Ca’Foscari di Venezia di effettuare uno studio strutturale e finanziario del Cur per valutare, se effettivamente, la struttura necessita di 12 dipendenti. Il risultato ha confermato che non ci sono esuberi, per garantire i servizi necessari al polo universitario rodigino 12 dipendenti servono, eccome«. L’intenzione del Consorzio pare però sia quella di evitare il costo di 6 assunzioni optando per contratti per somministrazione o addirittura affidare la gestione della biblioteca e della segreteria ad una cooperativa.

A preoccupare il sindacato, a questo punto, è il futuro del Consorzio universitario di Rovigo con all’attivo 9 corsi, grazie al sodalizio con l’Università di Padova e Ferrara, ed un totale di circa 2mila iscritti. I conti del Cur cui potrebbero infatti presto subire una drastica dieta dimagrante, ed ecco dunque la necessità di tagliare i costi del personale. Voci di corridoio parlano infatti della volontà della Fondazione Cariparo di ridurre il cospicuo finanziamento al Cur, facendolo passare dagli attuali circa 800 mila euro, a circa 600 mila.