Vaccino Rovigo, l'odissea di mio padre: "Oltre 100 persone in fila al Censer"

Il figlio è stato separato dall’anziano genitore. E ha atteso per un’ora in fondo al padiglione: "Non sapevo se aveva avuto problemi con i documenti"

Due volontarie danno le indicazioni ai cittadini in attesa della dose

Due volontarie danno le indicazioni ai cittadini in attesa della dose

Rovigo, 12 aprile 2021 - Un’ora d’attesa per aspettare che l’anziano padre, 84 anni, si vaccinasse. E’ successo ieri mattina al Censer, dove vengono somminitrate le dosi. A raccontare la disavventura è il figlio, insegnante di 44 anni. "La prima volta che ho accompagnato mio padre – racconta – ho trovato davanti a me una situazione molto ordinata, con la fila fluida ed una grande organizzazione. Ieri sono tornato con lui per la seconda dose di Pfizer. Sono rimasto senza parole. Diversamente dall’altra volta siamo stati separati e sono stato costretto ad attendere per un’ora in fondo al padiglione, dalle 9,30 alle 10,30. Ripeto, un’ora. In quel lasso di tempo non ho saputo più nulla di mio padre, se era tutto a posto con i documenti, se aveva bisogno di una mano. A quel punto, piuttosto preoccupato, mi sono avvicinato ad un operatrice e le ho detto che era sbagliato separare le persone, soprattutto come nel mio caso visto che accompagnavo un anziano. Mi ha detto di farlo presente all’ingresso. Sono andato all’ingresso e sono rimasto senza parole. C’erano più di un centinaio di persone, ripeto più di un centinaio, in attesa. Uno scenario disarmante".

Erano esattamente 102, questo il numero assegnato all’anziano genitore, le persone che dovevano fare il vaccino prima di lui. Nella giornata di sbato sono state somministrate 654 dosi nei punti vaccinali del Censer ed in quelli dislocati nella provincia. Dall’inizio della campagna vaccinale alla mattina di ieri le dosi somministrate si sono attestate a 68.405 (48.261 prime dosi e 20.144 seconde dosi). Continuano a calare i contagi, sono 34 i positivi nelle ultime 24 ore tra i residente in Polesine (sono in totale 13.304 i positivi al Covid-19 riscontrati da inizio epidemia). Di questi, 17 persone erano già in isolamento domiciliare.

La prevalenza in Polesine (totale delle persone risultate positive da inizio epidemia sul totale della popolazione) è pari all’5,84%. L’incidenza degli ultimi sette giorni (nuovi casi riscontrati sul totale delle persone testate nel periodo) è pari al 3,36%. Anche ieri una vittima. E’ morta una persona residente in provincia con positività al Covid-19. Si arriva così a 479 deceduti con Covid residenti in Polesine dall’inizio dell’epidemia. La persona è deceduta in ospedale. "Alla famiglia vanno le mie condoglianze e quelle dell’azienda" così esprime il suo cordoglio il direttore generale dell’Usl 5, Patrizia Simionato. Ospedali. Sono 87 i pazienti ricoverati nei nosocomi Covid-19. Di questi, 56 in Area Medica Covid a Trecenta. Nove in area medica Covid ad Adria; 15 pazienti in terapia Intensiva Covid a Trecenta; sette in malattie infettive a Rovigo. Case di riposo. Ad oggi risultano positivi 15 ospiti e 1 operatore della residenza San Salvatore di Ficarolo (un dato stabile ormai da alcuni giorni); un ospite dell’Iras di Rovigo; un operatore del centro servizi “Villa Tamerici” di Porto Viro. Sempre un operatore della casa di riposo ‘Città di Rovigo’ e uno della casa “Sacra Famiglia” di Fratta Polesine. Tamponi. Da inizio epidemia sono stati eseguiti 217.857 tamponi e 319.463 test rapid i.