"Visite lampo, gli anziani sono esasperati"

Solo 30 minuti per incontrare i familiari nelle case di riposo. Il direttore del ‘Città di Rovigo’: "Regole molto stringenti".

Migration

"Rispetto alla prima fase, adesso i familiari possono vedere i loro cari. Certo stare dietro un tavolino per 30 minuti rappresenta un limite, tuttavia le linee regionali sono queste". Qualcosa è cambiato rispetto al lockdowne quando le porte delle case di riposo erano sbarrate e si comunicava per pochi minuti solo coi telefoni. Ma anche le ultime diposizioni, pur allentando un po’ le restrizioni, lasciano ancora aperto il problema delle visite. Spiega la situazione Fabio Quadretti, direttore della casa di cura città di Rovigo. "Il supporto delle famiglie – afferma – per noi è primario, queste strutture assistenziali per vocazione sono aperte e stiamo vivendo un momento di difficoltà dovendo tenere una barriera tra familiari e ospiti. La prossima settimana è in programma un incontro col comitato dei familiari per verificare una situazione che credo durerà ancora a lungo".

Quali sono le regole da rispettare?

"La normativa prevede che le visite siano obbligatoriamente su prenotazione, devono durare 30 minuti per ospite e al massino possono accedere al colloquio due visitatori in contemporanea. Gli incontri devono essere fatti rispettando tutti i criteri di distanziamento, l’uso della mascherina, del gel per le mani e la misurazione delle temperatura col termoscanner. Ci sono norme abbastanza rigide, rispetto a qualche settimana fa però ci sono state delle evoluzioni. Con il lockdown c’era il divieto di accesso alla struttura e per le visite si usava solo la videochiamata. In ogni caso siamo lontani dalle relazioni pre Covid-19" Le barriere?

"Abbiamo deciso di utilizzare sui tavolini dove avvengono gli incontri, delle barriere di plexiglas, per proteggere gli anziani senza mascherina. Ma le barriere si possono togliere se familiari e ospiti usano la mascherina" In provincia di Treviso in una casa di riposo si è verificata una recrudescenza di contagi. Un campanello d’allarme?

"Può succedere visto che il virus continua a circolare. E’ per questo che il livello di prudenza anche nelle visite deve restare alto".

Giuliano Ramazzina