Virus West Nile, torna l’allarme in Polesine

Scoperto a Buso e a Porto Viro, ma al momento non risulta nessun contagio. la Asl chiede disinfestazioni

Un intervento di disinfestazione

Un intervento di disinfestazione.

Rovigo, 2 agosto 2017 - L’azienda sanitaria chiede ai Comuni interventi larvicidi contro il virus della West Nile a Buso.

Scatenata l’opposizione: «Il Comune vuole spendere 50mila euro per spostare le ridicole barriere anti terrorismo del mercato. Io preferirei ne spendesse 25mila mila per i trattamenti larvicidi. Il primo a marzo ed il secondo ad aprile di ogni anno. Agire adesso è tardi. Noi lo diciamo da sempre», dice Silvia Menon, dell’omonima lista. Sulla stessa linea Ivaldo Vernelli del Movimento 5 stelle: «Ho fatto un’interrogazione in tempi non sospetti. Si sa che Rovigo è una zona endemica. Il virus è mortale. Il sindaco ha fatto l’ordinanza per i giardini privati. Ma non serve a niente se non si fanno le azioni estese nelle aree pubbliche. Ha fatto bene l’Ulss a chiedere interventi al Comune. Ma il pericolo c’è ed è colpevole non solo la giunta ma tutta l’amministrazione».

A Porto Viro e a Buso di Rovigo le trappole di sorveglianza sulle zanzare hanno dato positività al virus West Nile, precisamente nella zanzare culex pipiens. Al momento nessun contagio. Non è stato rilevato il virus nell’uomo.

L’azienda sanitaria polesana Ulss 5 polesana ha ribadito ai due comuni l’importanza di programmare ed effettuare interventi larvicidi atti a ridurre i focolai di sviluppo larvale. Il sangue e gli emocomponenti sono controllati e certificati. «Se succedesse qualcosa ai miei concittadini ritengo responsabile il sindaco, anche come residente della frazione - dichiara Mattia Moretto del Pd -. È da anni che si sa dell’esistenza del virus. Oltre alle chiacchiere e a tutti i proclami concretamente cos’ha fatto? Si è attivato? Ha realizzato interventi di prevenzione? Cosa stiamo aspettando?». Moretto è un fiume in piena: «Occorrevano interventi larvici nelle caditoie, nei fossi, nei canali. Interventi specifici più forti nelle aree verdi pubbliche. Il sindaco nei giorni scorso ha detto alla gente di evitare i ristagni d’acqua. Ma l’amministrazione comunale ha stanziato risorse? È questo che deve fare. Non chiacchierare». 

La modalità principale di trasmissione del virus è rappresentata da diverse specie di zanzare
La modalità principale di trasmissione del virus è rappresentata da diverse specie di zanzare

Il virus del Nilo occidentale, noto anche con la denominazione inglese West Nile Virus. Il suo nome viene dal distretto di West Nile in Uganda, dove è stato isolato per la prima volta nel 1937 in una donna che soffriva di una febbre particolarmente alta.  

La modalità principale di trasmissione del virus è rappresentata da diverse specie di zanzare, che sono il primo vettore. Tra queste, in particolare, riveste un ruolo primario il genere Culex. A livello individuale sono efficaci i mezzi di prevenzione tradizionali contro le zanzare: insetticida o spray anti-zanzare.

Il periodo di incubazione della malattia, ovvero il periodo compreso tra l’infezione e lo sviluppo dei primi segni e sintomi, è tipicamente compreso tra 2 e 15 giorni. Generalmente il malato si rimette spontaneamente in 3-5 giorni, ma la malattia può essere anche mortale, specialmente in individui anziani e immunodepressi