"Ora Veneto", il bazooka di Zaia. Piano per 1,4 miliardi di euro

Quota consistente al turismo

Il governatore Luca Zaia con una mascherina prodotta da un’azienda del Veneto

Il governatore Luca Zaia con una mascherina prodotta da un’azienda del Veneto

Rovigo, 29 maggio 2020 - C’è il bazooka europeo in salsa franco-tedesca e c’è il bazooka della Regione. Sono stati sparati quasi contemporaneamente. Si chiama ‘Ora, Veneto!’ il piano degli interventi economici per 1,4 miliardi di euro, messo in campo dalla Regione per supportare le imprese nella ripresa post-Covid19. Sono quasi tutti soldi veneti. Che dovrebbero arrivare con celerità. Perché i destinatari ne hanno un bisogno estremo: si tratta delle piccole e medie imprese, il 97% del tessuto produttivo regionale, appartenenti all’industria, al commercio, all’artigianato e alle professioni, che potranno accedere ai bandi a partire dalla prima metà di giugno.  

Soldi maledetti e subito? "Il nostro piano – spiega l’assessore alle attività produttive ed energia Roberto Marcato – non va paragonato al piano di altre Regioni a statuto autonomo o a Regioni dove non sono stati usati i fondi comunitari nel tempo e li stanno liberando a pioggia oggi. Noi abbiamo preparato un piano reale, con contributi veri. Vorremmo intercettare le aree in maggiore difficoltà. Il piano nasce dalla collaborazione strettissima fra le parti, nasce da esigenze precise del territorio. Si parla di contributi a fondo perduto e finanziamenti" Perché sprigionare una simire potenza di fuoco adesso? "Siamo in recessione stiamo perdendo 65.000 posti di lavoro, almeno 35.000 nel turismo, in una Regione che conta 600.000 partite Iva, che produce 160 miliardi di Pil e contribuisce con 15 miliardi di residuo fiscale annuo. Ma per far fronte a tutto questo ci siamo rimboccati le maniche per mettere in campo un piano di rilancio economico che dimostra cosa facciamo oggi a sostegno dell’economia veneta" Quali sono gli obiettivi del piano? "Sono tre: dare ossigeno ai settori più colpiti con contributi a fondo perduto e finanziamenti agevolati; scatenare un effetto moltiplicatore per stimolare le attività economiche; attivare risorse statali, comunitarie e private attraverso alcune misure complementari" Dove avete reperito queste ri sorse? "I numeri complessivi indicano 320 milioni di euro di investimenti dal bilancio della Regione, 270 milioni di risorse di terzi attivabili grazie al cofinanziamento regionale. Tutto ciò permetterà di portare a 1 miliardo e 400 milioni di euro i finanziamenti attivabili, raggiungendo circa 13mila imprese"  

Quanti sono contributi a fondo perduto? "Sono pronti 111 milioni di euro. Di questi, 20 serviranno a sostenere la liquidità: da 2.000 a 3.700 euro a ditta. Altri 9 milioni andranno a supporto degli investimenti nel commercio: contributi in conto capitale fino a 250.000 euro per i distretti e fino a 7.000 per i luoghi del commercio. Ulteriori 3 milioni per la digitalizzazione e al passaggio generazionale delle imprese artigiane: fino a 34.500 euro ciascuna. Ma ci sono anche 12 milioni per rifinanziare i contributi agli investimenti per le aziende del settore manifatturiero, artigianato di servizi e Industria 4.0: da 18.000 a 150.000 euro. Quindi 47 milioni per le Pmi colpite dall’emergenza. E poi ci sono 20 milioni per progetti di ricerca industriale e sviluppo sperimentale, in ottica anti-Covid e in collaborazione tra Regione, Università e imprese. E’ un tesoretto che declineremo a seconda delle esigenze territoriali, anche in collaborazione con le Camere di commercio" Come si potrà accedere ai fondi? "Per quelli a fondo perduto si dovrà usare un bando che verrà pubblicato sul sito della Regione, il primo entro il 15 giugno, gli altri successivamente. Per l’accesso al credito si guarda a Veneto Sviluppo e poi si stipula un accordo bancario. Qui mettiamo alla prova le banche".