Zanzare, partita la lotta biologica

I primi esemplari catturati verranno sterilizzati e trattati, poi saranno subito reimmessi nell’ambiente

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I primi esemplari di zanzare maschio da sterilizzare e infettare con un batterio, sono state catturate a Occhiobello, con l’obiettivo di essere reimmesse nell’ambiente. Questi insetti, poi, a contatto con le femmine, le renderanno sterili. È il progetto pilota di lotta alle zanzare tigre, proposto dall’Istituto zooprofilattico sperimentale delle Venezie (Izsve). Nella serata di giovedì due professioniste qualificate dell’azienda Biovecblok di Camerino, alla presenza dell’entomologo che collabora con l’ufficio ambiente del Comune di Occhiobello, Davide Di Domenico, hanno messo il primo atto di un sistema innovativo per la lotta biologica integrata di prevenzione contro il proliferare delle zanzare. Il progetto è stato sviluppato da una startup dell’università di Camerino, dove i ‘maschi’, che a differenza delle femmine non pungono e non rappresentano alcuna minaccia per l’uomo, sono quindi in grado di sterilizzare le femmine presenti in natura, grazie a un fenomeno di alterazione della biologia del maschio, dovuto all’azione del batterio Wolbachia. Infatti, il tutto nasce dalla collaborazione con i ricercatori dell’università e l’azienda Biovecblok produce una linea di ‘maschi sterilizzanti’ di zanzara tigre, nei quali viene introdotto il batterio Wolbachia preso dalla zanzara comune, la Culex pipiens. Nel corso del sopralluogo delle incaricate di Biovecblok, sono state liberate in alcune aree del territorio del capoluogo Occhiobello, in prossimità delle ovitrappole, le zanzare ‘maschi’. Il ruolo del batterio Wolbachia è quello di alterare lo sperma del maschio rendendolo incapace di fecondare le uova della femmina, Wolbachia non è perciò trasferito alle femmine durante l’accoppiamento e muore insieme al maschio, di cui è ospite, una volta che il maschio avrà completato il suo ciclo vitale in quanto non è in grado di sopravvivere al di fuori delle cellule dell’ospite. Wolbachia è un batterio innocuo per l’uomo e altri vertebrati ed è già presente in natura in oltre il 60% delle specie conosciute di insetti. La sperimentazione, già praticata a Villa Mirafiori (Roma), in collaborazione con l’Enea e a Pioraco (Macerata) consiste nel rilasciare, in alcune zone circoscritte di Occhiobello, zanzare maschio sterilizzanti che, quindi, per natura non pungono l’uomo, in modo che queste sterilizzino le femmine. I rilasci di zanzare maschio inizieranno a luglio e proseguiranno fino a settembre per due volte al mese. "Uno studio che sarà valutato attraverso le ovitrappole – spiega l’entomologo Davide Di Domenico – che raccolgono le uova deposte dalla zanzara tigre, posizionate in alcuni punti del territorio comunale. Periodicamente sarà valutata l’efficacia di questo trattamento, in base alla produzione delle uova della zanzara femmina".

Mario Tosatti