Donna litiga con i genitori ed evade dai domiciliari

Sbatte la porta e chiama i carabinieri: "Portatemi in cella, voglio scontare la pena lì"

La donna è stata catturata dai carabinieri

La donna è stata catturata dai carabinieri

Bergantino (Rovigo), 1 dicembre 2015 - Non sopportava più i genitori e dopo l’ennesima litigata tra le mura domestiche ha riempito un trolley con le sue cose ed è uscita di casa sbattendo la porta. Una volta fuori ha preso il cellulare e ha composto il numero dei carabinieri. «Portatemi in galera o trovatemi un altro posto, io con loro non ci voglio più stare. Non li sopporto», la frase che hanno sentito al telefono i militari dell’Arma di Bergantino.

Che sono rimasti senza parole. Tamara Di Paolo, 38 anni, originaria di Pescara, doveva infatti scontare agli arresti domiciliari, proprio nella casa dei genitori, una condanna per reati contro il patrimonio su disposizione del tribunale di Pescara. Dopo aver battuto le vie del paese i militari dell’Arma sono infine riusciti a rintracciare la donna che, con un trolley, stava camminando di buon passo forse perché voleva lasciare il paese di Bergantino. I carabinieri hanno arrestato la donna che è stata processata per direttissima ieri pomeriggio e il tribunale ha stabilito che doveva fare marcia indietro e tornare dai genitori con i quali aveva litigato una manciata di ore prima.