Amazon Castelguglielmo, una ‘cattedrale’ da 1500 posti di lavoro

Avanza il cantiere per realizzare il polo logistico del colosso dell'e-commerce, il sindaco di Castelguglielmo: "Grande opportunità per la nostra provincia"

Maurizio Passerini, sindaco di Castelguglielmo, indica la mega struttura di Amazon

Maurizio Passerini, sindaco di Castelguglielmo, indica la mega struttura di Amazon

Castelguglielmo (Rovigo), 7 dicembre 2019 - Amazon, il colosso dell’e-commerce sta prendendo forma. I lavori, iniziati nell’ottobre del 2018, procedono giorno e notte, senza soste. E se la tabella di marcia sarà rispettata sui lavori di costruzione dell’immenso polo logistico a margine della superstrada Transpolesana a Castelguglielmo, potrebbero finire nell’aprile del prossimo anno. Lo afferma Maurizio Passerini, il sindaco del paese, che per certi versi tanti invidiano perché è lì, in una posizione strategica, tra lo svincolo del casello autostradale di Villamarzana e l’imbocco della Valdastico Sud, che i manager di Jeff Bezos hanno messo gli occhi per insediare il grande e magazzino che servirà ad Amazon per smistare gli ordini in tutto il Nordest.

Con numeri da capogiro. La piattaforma logistica è costituita da un magazzino multipiano di 189mila metri quadri distribuiti su quattro livelli di cui 137mila utilizzati per stoccaggio robotizzato e altri 5.500 adibiti ad uffici e l’edificio è dotato di 65 baie di carico, di parcheggi con 832 posti auto e 120 posti camion e di un parco fotovoltaico sulla copertura del fabbricato. Un insediamento che il sindaco Passerini definisce «megagalattico». Guai però a parlare di Amazon al sindaco. «Io – afferma – parlo per ora solo della ditta P3 che sta costruendo la proprietà immobiliare. Personalmente non sono mai riuscito a parlare con qualcuno di Amazon, non dubito che il colosso verrà qua ad insediarsi, ma per ora parlo solo della ditta di Milano che fa strutture e poi le affitta e dei committenti». Chi passa sulla superstrada vede una ‘cattedrale’ commerciale ormai pronta ad aprire.  

Con quali tempi? «I lavori vanno alla grande, il 25 aprile 2020 potrebbe essere il giorno per l’ultimazione, ma se va avanti così i lavori finiscono prima» Per il Polesine sempre in coda ai dati dell’occupazione si profila una grande occasione di rilancio? «Ho da poco avuto ragguagli. Cinquecento persone lavoreranno su tre turni per complessivi 1.500 posti. Quei 500 saranno sempre presenti, ma potrebbero diventare 700 in occasioni particolari commerciali come Natale, Pasqua e Black Friday. Per la mensa interna serviranno cuochi e inservienti. E attorno dovrebbe ruotare anche un sistema di padroncini e di altre realtà di corrieri. Quindi 1.500 all’inizio, 500 alla volta. Questi occupati resteranno stabili, per arrivare a regime a 2400 con assunzioni a tempo determinato» Una manna che cade dal cielo della globalizzazione? «Pensate che a Castelguglielmo ho 1500 abitanti, tanti quanti i lavoratori fissi di Amazon. Come comune disponiamo di un’area di un milione di metri quadrati, dove sorge già un parco fotovoltaico ma ci sarebbe spazio per altri insediamenti, un terreno che sorge lungo la direttrice che va dal ponte di Presciane al primo ponte di Canda, per il 70% nel nostro comune e per il 30% in quello di San Bellino» La Zona economica speciale per l’Altopolesine, sarebbe utile? «Non siamo particolarmente interessati alla Zes, però significa sviluppo e lavoro. Per le facilitazioni per le aziende che vogliono insediarsi in Polesine, noi avremmo 35mila metri quadrati a disposizione da offrire» Tutto sembra filare liscio, c’è qualcosa che la preoccupa? «Penso che l’arrivo di Amazon sia una cosa importante , ma bisogna saperla gestire. I problemi che si profila sono le strade da sistemare e le case da dare ai lavoratori. Loro vanno avanti come treni, ma gli imprenditori locali non si danno da fare per costruire appartamenti da dare in affitto. Questo è un difetto del Polesine, non abbiamo un’imprenditoria che rischia».