Crisi Geodis-Amazon: Ministro del lavoro firma gli ammortizzatori sociali

Messo temporaneamente in sicurezza il reddito dei 140 dipendenti dello stabilimento di Villamarzana, dopo l’annuncio della chiusura a luglio. Intanto interpellanza in consiglio regionale di Vanessa Camani (Pd): “La vertenza Geodis nasconde un problema di sistema”

Il vescovo Pavanello in visita al presidio dei lavoratori della Geodis - Amazon

Il vescovo Pavanello in visita al presidio dei lavoratori della Geodis - Amazon

Rovigo, 19 aprile 2023 - “La firma del ministro del Lavoro per concedere gli ammortizzatori sociali ai lavoratori che prestano servizio in subappalto per Geodis è una notizia positiva, perché quanto meno si mette in sicurezza il reddito delle famiglie. Ma la Regione deve avere un ruolo più incisivo nella gestione dei meccanismi che ruotano attorno al settore della logistica. La vertenza dello stabilimento di Villamarzana – Arquà Polesine, infatti, nasconde un problema di sistema che è noto e va oltre le singole questioni già presenti nel Polesine e in altri siti”. A dirlo è Vanessa Camani, consigliera regionale e vicecapogruppo del Pd Veneto, in merito all'interrogazione presentata martedì 18 aprile in consiglio regionale sulla vertenza Geodis. Nel merito l'esponente Dem ha sottolineato come: “Il regime degli appalti e subappalti di questo settore consente alle multinazionali di costruire il loro profitto sullo sfruttamento dei lavoratori, spesso in territori svantaggiati, ma non solo. La Regione non può limitarsi ad intervenire quando le vertenze sono già in fase avanzata, ma dovrebbe farlo prima, analizzando i fenomeni già noti da tempo nel settore e soprattutto verificando la situazione concreta nei territori. Amazon, che opera in regime di monocommittenza con Geodis, ha un potere contrattuale spropositato, come dimostra il fatto che, a fronte della richiesta di riconoscere maggior valore al costo del lavoro, ha semplicemente disdetto il contratto e nemmeno si presenta al tavolo. È proprio in questi casi che l'istituzione dovrebbe essere al fianco dei lavoratori non solo per tutelarne il reddito, quanto piuttosto per costruire le condizioni per conservare i siti produttivi ed evitare lo sfruttamento”. In conclusione Vanessa Camani, che nei giorni scorsi ha fatto visita ai lavoratori Geodis in presidio davanti allo stabilimentoaggiunge come: “Geodis garantisce il servizio logistico richiesto dalla multinazionale, in locali in affitto e in regime di subappalto, attraverso lavoratori, che dopo anni di precarietà e sfruttamento, oggi rischiano il posto. Semplicemente l'e-commerce non può competere con il commercio al dettaglio lucrando sul costo del lavoro. Esiste in Veneto un 'Protocollo della Logistica' sottoscritto in pompa magna qualche anno fa che andrebbe aggiornato e sulla cui applicazione bisognerebbe vigilare meglio. È questo il compito che spetta alla Regione che, invece, arriva tardi e si limita al tentativo di gestire l'emergenza”. 

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“Attenzione massima sul caso Geodis”

La consigliera regionale (Lega) polesana Laura Cestari ha dichiarato “attenzione massima sul caso Geodis” e sullo stabilimento di Villamarzana-Arquà Polesine, rimarcando la propria  “fiducia nell'operato della Regione e vicinanza ai dipendenti. Resto a disposizione per farmi portavoce di richieste e istanze. Sulla questione Geodis l'attenzione delle istituzioni è massima. Il Ministero del Lavoro ha autorizzato gli ammortizzatori sociali per tamponare la situazione nell'immediatezza. In secondo luogo è stato chiesto all'azienda di responsabilizzarsi, cercando eventualmente anche nuovi clienti oltre Amazon. C'è grande fiducia nell'operato della Regione del Veneto. Sin dal primo momento è stata accolta la mia richiesta di partecipare ai tavoli di discussione. Come già ribadito, anche l'attenzione dell'assessora Elena Donazzan resta altissima”.

La solidarietà del Vescovo

Nel pomeriggio di venerdì 14 aprile il vescovo di Adria-Rovigo, monsignor Pierantonio Pavanello, ha fatto visita al presidio dei lavoratori all'ingresso dello stabilimento Geodis di Villamarzana, per portare la solidarietà sua personale e della chiesa polesana ai 140 dipendenti che vedono in pericolo il loro posto di lavoro, in seguito all'annunciata chiusura da parte dell'azienda del sito di Villamarzana. Il Vescovo ha raccolto la preoccupazione dei lavoratori e delle loro famiglie, particolarmente forte nel caso in cui entrambi i coniugi siano dipendenti dell'attività di cui è annunciata la chiusura. Monsignor Pavanello ha espresso l'auspicio che le autorità competenti si adoperino per garantire ai lavoratori il diritto fondamentale al lavoro mettendo in atto tutte le iniziative idonee non solo per garantire il sostentamento dei lavoratori e delle loro famiglie ma anche, “per assicurare la prosecuzione dell' attività dello stabilimento di Villamarzana. La vicenda Geodis deve provocare una seria riflessione sulla necessità di tutela da una logica aziendale che si muove a prescindere dai diritti dei lavoratori e ignorando le esigenze del territorio in cui opera. Alla luce di questa e di altre analoghe situazioni appare urgente una riflessione da parte delle forze sociali e politiche del Polesine sul tipo di sviluppo che è utile al nostro territorio”. 

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La mobilitazione dei lavoratori

I lavoratori della Geodis, specializzati nella logistica che sono diventati mono committente Amazon Italia Logistica srl, a partire da lunedì 13 marzo scorso sono in sciopero contro il rischio di chiusura del sito. Geodis è attivo come operatore logistico nel sito rodigino da circa 15 anni, gestendo l'attività di logistica per conto di diverse aziende italiane. Sette anni orsono, Geodis ha stipulato con Amazon un contratto di appalto in esclusiva per il cantiere di Arquà Polesine -Villamarzana, affidato in subappalto a una società cooperativa, la quale reclutava personale attraverso un'agenzia interinale. L'ingresso di Amazon nell'impianto è avvenuto nel giugno del 2016, con contestuale assunzione di nuova forza lavoro totalmente precarizzata. Nell'ultimo anno le società Geodis e Amazon hanno comunicato che il cantiere verrà chiuso, con licenziamento di tutto il personale nel prossimo luglio.