Ikea ad Arquà, progetto ancora da realizzare. “E’ presto per parlare di assunzioni”

L’azienda fa chiarezza dopo le polemiche e le discussioni dei giorni scorsi

In prefettura la firma pro Ikea

In prefettura la firma pro Ikea

Rovigo, 23 maggio 2018 - Dopo settimane di polemiche nelle quali l’opposizione consiliare del comune di Arquà, la Cgil, la Cisl, la Uil e la senatrice padovana di Forza Italia, Roberta Toffanin, hanno gridato allo scandalo additando il sindaco di Arquà, Chiara Turolla, di voler ostacolare l’imminente investimento Ikea che avrebbe portato centinaia di posti di lavoro in Polesine, il colosso svedese fa chiarezza: «Il progetto non è ancora in una fase esecutiva ed è pertanto prematuro e fuorviante fare qualsiasi previsione di future aperture e conseguenti assunzioni».

Il progetto di cui parla è quello di completamento delle opere di urbanizzazione all’interno dell’area industriale e di creazione dei bacini di laminazione per le acque piovane. Nel 2008, cioè dieci anni fa, Ikea ha acquistato 37 ettari all’interno di un ampio lotto in vendita nel territorio diviso fra i comuni di Arquà e Villamarzana, all’interno della macroarea industriale, a 15 milioni di euro con l’intento di costruire un polo logistico che sarebbe dovuto sorgere nella zona (sul modello del Polo Ikea Distribution di Piacenza). Ikea vuole avere tutte le carte in regola, in modo sia tutto pronto qualora abbia intenzione di costruire. A partire dai bacini di laminazione, cioè la garanzia di non convivere con il rischio allagamenti. Bacini che il Genio Civile, obbliga ad inserire. La macroarea industriale è ancora praticamente vuota a quasi 20 anni anche perché la società nata per gestire la zona artigianale, Iniziative immobiliari industriali (anche detta I3), costituita nel 2000, è fallita il 29 gennaio 2015 senza aver realizzato le opere di urbanizzazione.

Eppure l’accordo che aveva con il Comuni di Arquà e Villamarzana prevedeva che I3 non avrebbe pagato gli oneri in cambio della realizzazione delle opere civili. Questo ha consentito ai comuni di Arquà e Villamarzana di incassare una polizza fidejussoria di circa un milione di euro a testa. A seguito delle vicissitudini economiche di I3, la Prefettura ha preso in carico il coordinamento degli interlocutori del comparto per predisporre il completamento delle opere nella zona, tra le quali parte della viabilità e opere di mitigazione idraulica. «Nelle scorse settimane Ikea ha espresso, di fronte al Prefetto — scrive l’azienda in una nota ufficiale —, la propria disponibilità nel trovare una soluzione per il territorio e, con le necessarie garanzie, di partecipare ove dovuto per la quota che le compete al completamento della parte infrastrutturale, insieme alle altre aziende». Il Comune di Arquù mette 580 mila euro a disposizione dei privati per realizzare i lavori mentre realizzerà in proprio la bretella di accesso alla Transpolesana.