Infun For passa di mano, dagli spagnoli ai messicani

La storica fonderia ora è proprietà della Gis

Infun For

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Rovigo, 20 gennaio 2017 - La storica fonderia Infun For, dal 2000 sotto la guida del gruppo spagnolo Infun, ha cambiato proprietà, entrando a far parte di Gis, gruppo industriale messicano con oltre 80 anni di esperienza nel settore, con la produzione di componenti per freni in ferro e alluminio, costruzioni, produzione di piastrelle per pavimenti in ceramica e porcellana, scaldabagni e raccordi, articoli per la casa, in particolare accessori per la tavola, la cucina ed elettrodomestici. Questa acquisizione contribuisce a rafforzare la presenza in Europa di Gis, già presente in Spagna, Polonia e nella Repubblica Ceca, soprattutto per quanto riguarda il mercato della componentistica freni per automobili.

Infun ora fa parte di un gruppo che già conta oltre 7.500 dipendenti e con 880milioni di euro di fatturato, a cui si aggiungono ora i 900 dipendenti e gli oltre 200milioni di euro di fatturato di Infun. A presentare la nuova realtà, nella sede di Confindustria area metropolitana di Venezia e Rovigo, nella mattinata di ieri tutte le parti coinvolte. Il presidente del consiglio di amministrazione Gis, Juan Carlos Lopez, l’amministratore delegato Gis, Manuel Arana, l’amministratore delegato Gis per il settore automotive, Jorge Rada, il presidente del consiglio di amministrazione di Infun, Pedro Alonso, il vice presidente di Confindustria Venezia, Gian Michele Gambato, e il direttore della Territoriale di Rovigo di Confindustria Venezia, Massimo Barbin.

Quest’ultimo, in particolare, ha sottolineato, «l’importanza di questa acquisizione ad inizio anno, che fa ben sperare in un buon 2017. Il clima che già si creato tra le parti coinvolte è di massima accoglienza e collaborazione. È indubbio evidenziare come Infun For abbia saputo mostrare le proprie capacità e le tecnologie in uso». «Con questa acquisizione – ha dichiarato il presidente del Cda di Gis Juan Carlos Lopez – il nostro gruppo consolida un vantaggio competitivo portando un valore aggiunto ad una realtà che sta avanzando in modo importante nel nuovo mercato globale. Queste prerogative sottintendono un’occasione di ulteriore consolidamento e sviluppo delle importanti realtà facenti parte del gruppo Infun da noi acquisito».

Toni positivi anche da parte dei sindacati, che già dopo le prime indiscrezioni circa la fusione avevano chiesto e ottenuto un incontro con la dirigenza locale. «Nella presentazione i toni sono sempre stati di carattere ottimistico – aveva confermato in quell’occasione Riccardo Bego, segretario provinciale Fiom Cgil - votati all’espansione, alla crescita del mercato, alla sinergia tra i due gruppi, al manifesto riconoscimento delle eccellenti caratteristiche produttive dello stabilimento di Rovigo, e non è quindi nemmeno stato preso in considerazione alcun pensiero relativo ad eventuali riduzioni del personale».