Rovigo, aperte due nuove librerie Ubik

Il rodigino Stefano Dainese, 45 enne, è il neogestore dei due punti vendita del capoluogo

Stefano Dainese assieme alle due dipendenti

Stefano Dainese assieme alle due dipendenti

Rovigo, 17 aprile 2019 - Da dipendente a piccolo imprenditore. Sempre sullo stesso ramo. Perché Stefano Dainese 45 anni di Rovigo, studi classici al liceo Celio, quell’esperienza di 14 anni come dipendente alla libreria Mondadori nel capoluogo non voleva disperderla.

Così, quando Giancarlo, il suo precedente datore di lavoro, gli ha comunicato che non avrebbe rinnovato il franchising con il famoso marchio editoriale, non ci ha pensato un attimo. Ha fatto alcune ricerche di mercato e poi, si è affidato ad un altro franchising, Ubik, rilevando gli spazi sia al centro commerciale la Fattoria che quelli nella centrale piazza Vittorio Emanuele.

Dopo quattro mesi dalla riapertura con il nuovo brand, com’è cambiata la sua vita? “Inevitabilmente le responsabilità non sono poche, anzi. Ma sono sfide che amo, mi piace il mio mestiere, mi è piaciuto da subito quando ho cominciato una quindicina d’anni fa”.

E del resto, a Dainese, le sfide, da buon ciclista (da molti anni fa parte del velo club Due Torri) è abituato ad affrontarle e a fare di tutto per vincerle. A proposito di sfide, quanto la preoccupa la recente apertura del Libraccio? “Seppur sempre di libri si tratti, ci differenziamo molto. La mia speranza è che Rovigo riesca a mantenere una così ampia offerta culturale; credo che la città abbia molte risorse, basta essere in grado di sfruttarle, di capire il momento, di aiutarsi quando c’è bisogno di farlo e non di chiudersi. Rovigo non è così triste come molti vogliono dipingere”.

Cosa le piace di più del suo mestiere? “Il contatto con la gente. E non è solo un fatto di consigliare o meno questo o quel titolo, ma il saper ascoltare le esigenze del lettore e poi cercare di soddisfarlo nel migliore dei modi”. E del resto, la strategia del marchio Ubik è quella di puntare sulla formula delle tradizionali librerie di una volta, che erano ben radicate nelle città medie e nei centri più piccoli della nostra Penisola e dove il libraio era una figura di riferimento nel panorama della lettura. Questa ricchezza è inoltre unita alla velocità della rete internet e delle consegne lampo: la reperibilità è su oltre 150.000 titoli da ricevere in 24/48 ore. I generi che vanno per la maggiore? “Ai lettori polesani piacciano molto i libri che narrano storie successe, vere, titoli come “Lo spazzino delle stelle” o “Mio fratello rincorre dinosauri” o ancora le biografie di Nadia Toffa e Michelle Obama , e poi il genere green è particolarmente in voga, dove ecologia ed ecosostenibilità non sono più argomenti riservati agli appassionati del genere".

I libri di attualità e politica, attirano ancora? “Sì abbastanza, ma una volta i lettori in questi settori erano più compulsivi. In genere, comunque, i romanzi e i libri gialli, come quelli per ragazzi sono delle sicurezze per il mercato del libro”.

Sono previsti eventi e presentazioni con gli autori? “Recentemente è stata nostra ospite Iris Ferrari per il pubblico young, che ha presentato il suo nuovo libro 'Le nostre Emozioni' e abbiamo collaborato con gli organizzatori di 'Cultura 7', svolta ai primi di aprile, nella settimana dedicata alla promozione dell’arte e della letteratura polesana. Infine, in occasione con il festival letterario Rovigoracconta, collaboreremo con gli organizzatori”.