Mercatone Uno Occhiobello, gli acquirenti si fanno largo

L’annuncio durante l’incontro al ministero. In queste ore si stanno valutando le proposte, verrebbero tenuti i dipendenti

Una delle tante proteste dei dipendenti davanti allo stabilimento

Una delle tante proteste dei dipendenti davanti allo stabilimento

Occhiobello (Rovigo), 4 dicembre 2019 - Si profila una proposta d’acquisto per il punto vendita Mercatone Uno di Occhiobello. L’annuncio durante l’incontro che si è svolto ieri mattina a Roma, al ministero dello Sviluppo Economico, sulla vicenda del Mercatone Uno, la catena di 55 punti vendita nel settore arredamento e casalinghi, di cui 4 in Veneto, acquisita da Shernon Holding e fallita a maggio. Al tavolo, dedicato in particolare alle prospettive di acquisizione dei punti vendita del gruppo, all’individuazione di acquirenti e alla situazione dei quasi 1700 dipendenti in cassa integrazione a zero ore, hanno partecipato i rappresentanti del ministero, i tre commissari dell’amministrazione straordinaria e i rappresentanti delle 14 regioni nelle quali hanno sede gli stores. La Regione Veneto era rappresentata dall’assessore al lavoro Elena Donazzan con l’unità regionale di crisi guidata da Mattia Losego.

I commissari hanno informato che, rispetto allo stato di avanzamento della procedura, alla data del 31 ottobre risultano presentate 14 manifestazioni di interesse per la possibile acquisizione di parte dei punti vendita e dell’utilizzo dello stesso personale. Le manifestazioni sono attualmente oggetto di valutazione e di approfondimento con i soggetti interessati. Gli effetti occupazionali saranno strettamente collegati alle manifestazioni di interesse che diventeranno vincolanti.

«Si tratta di un lavoro ancora in fieri, tanto che non sono ancora stati resi noti i nomi dei possibili acquirenti – informa l’assessore regionale Elena Donazzan –. I tre commissari hanno illustrato la metodologia con cui stanno procedendo al confronto tra offerte con i vari soggetti che si sono presentati. C’è un aspetto importante da rilevare. Tutti e quattro i punti vendita nel Veneto a Carrè (Vicenza), Noventa Padovana (Padova), Occhiobello e San Pietro di Legnago (Verona), sono al momento interessati a potenziali proposte di acquisto. Questo è già un segnale positivo, anche se al momento non è possibile sciogliere alcuna riserva in attesa delle valutazioni dell’amministrazione straordinaria sui requisiti delle offerte».

Per quanto riguarda il futuro di Mercatone Uno c’è ancora poco tempo. La proroga dell’amministrazione straordinaria durerà ancora poche settimane fino al 31 dicembre. Una notizia accolta con cauto ottimismo anche dal sindaco di Occhiobello, Sondra Coizzi, che commentando l’esito dell’incontro al Ministero spiega: «Chiaramente si tratta di una notizia davvero interessante, che spero possa portare ad una soluzione concreta di questa triste vicenda che ha colpito il nostro territorio e i lavoratori. Detto questo, è doverosa la cautela in quanto ancora non sono chiari i dettagli, bisogna tenere a freno l’entusiasmo. E’ giusto in questa fase attendere per capire chi sono i potenziali acquirenti, una volta chiarito il quadro allora si ci potrà confrontare per la soluzione di questo problema. I liquidatori stanno seguendo con cura questa delicata fase, rimaniamo in attesa e speranzosi della tanto attesa buona notizia». L’attenzione del sindaco è rivolta a tutti quei dipendenti che da maggio di quest’anno hanno perso il lavoro, senza conoscere il loro futuro. «La tutela dei lavoratori e la loro ricollocazione – conclude il primo cittadino – è la priorità di tutti e ciò che sta a cuore ai rappresentanti istituzionali, i quali in questi mesi stanno continuando a lavorare per risolvere la crisi che ha colpito pesantemente diverse province del Veneto ed anche il nostro territorio».