Rovigo, i redditi dei manager pubblici. De Stefani guida i polesani

Sono 25 i nomi veneti in classifica. C'è anche Giacomo De Stefani, segretario generale della locale Camera di commercio

Giacomo De Stefani,  segretario generale della locale Camera di commercio

Giacomo De Stefani, segretario generale della locale Camera di commercio

Rovigo, 20 ottobre 2017 - Tra redditi e patrimonio da primi della classe. Un gotha dove trova spazio anche il rodigino Giacomo De Stefani, segretario generale della locale Camera di commercio. Sono solo venticinque i manager veneti radiografati per il 2015 nel bollettino del ministero dell’Interno.

Ma bastano e avanzano per capire la classifica dei manager Paperoni e stabilire certe distanze anche in tempo di spending review ed economie di scala. Guardando i dati diffusi dalle prefetture venete si scopre così che tra il primo in graduatoria, il commercialista Maurizio Nardon, numero uno della Camera arbitrale di Venezia e gli ultimi, individuabili nei direttori dei conservatori di musica di Castelfranco Veneto, Padova e Rovigo, ci passano parecchi soldi.

Nardon infatti viaggia sui 330mila euro incassati nel 2015, gli ultimi oscillano invece tra un minimo di 47mila e un massimo di 70mila euro. E dire che Nardon, stando alla sua dichiarazione reddituale, è calato di 41mila euro rispetto all’anno. Una posizione al netto di altri possedimenti, infatti nella ‘Pubblicità della situazione patrimoniale e reddituale dei titolari di cariche’, il bollettino ministeriale che contiene i redditi dei manager pubblici, per lui non c’è traccia di alcun immobile.

Si diceva di Giacomo De Stefani, segretario generale della Camera di commercio di Rovigo, che arriva a 91mila euro e fa parte della schiera dei manager che stanno sotto alla fatidica soglia dei 100mila euro anni. Gli fa compagnia Giorgio Balzan, presidente di Longarone Fiere, con 83.400 euro.

Ma chi sono i manager che sfondano la soglia dei 100mila euro? Intanto Eutimio Mucilli, ad di Concessioni autostradali venete spa, secondo solo a Nardon con 211mila euro a 120mila euro di distanza. Poi Gianfranco Zoletto, con 210.900 euro di reddito e una sfilza di incarichi. Ben piazzati anche Cristiano Chiarot, l’ ex soprintendente del veneziano teatro La Fenice passato al Maggio fiorentino, con 180mila euro e Roberto Crosta, segretario generale della Camera di commercio di Venezia che denunciai 165 mila euro.

A ruota Gianni Dalla Bernardina, presidente di Verona mercato (160.335 euro) e Gian Angelo Bellati l segretario generale di Unioncamere Veneto con quasi 153 mila euro di reddito. L’ultimo super manager da oltre 100mila euro è Paolo Merci, direttore generale di che infatti ne guadagna 137.832. Questi sono i magnifici manager del Veneto. Un’élite rispetto ai ‘gregari’, si fa per dire, che non superano i 70mila euro.