Rovigo, la città si mobilita a fianco dei lavoratori

Dalla Sicc all’Irsap, volantinaggi e appelli ai politici: "Uniamoci in questa sfida"

L'iniziativa di mobilitazione vuole coinvolgere diverse imprese metalmeccaniche

L'iniziativa di mobilitazione vuole coinvolgere diverse imprese metalmeccaniche

Rovigo, 20 novembre 2017 - "Con la legge Fornero del 2012 si sono limitate le condizioni del reintegro e con il Jobs act del governo Renzi si è sancito definitivamente il superamento dell’articolo 18. La fine della tutela dei lavoratori ha vanificato la possibilità di una rivendicazione collettiva, aperto la strada a licenziamenti ingiustificati, smantellando l’organizzazione sindacale sui luoghi di lavoro, diviso i lavoratori. È ora di dire basta", scandendo questo manifesto programmatico oggi Sinistra Italiana e Possibile faranno una serie di volantinaggi a tappeto davanti ai cancelli di Irsap, Sicc ed altre realtà metalmeccaniche della nostra provincia che sono finite sotto i morsi della crisi. I protagonisti di questa iniziativa sono Mirko Bolzoni (Sinistra Italiana), Andrea Montani (Possibile) e Sandro Quadrelli (Articolo1 Mdp). Alle 13,30 saranno davanti ai cancelli dell’Irsap, alle 14 davanti ai cancelli Grimeca, alle 17 alla Sicc, ultima impresa che rischia di pagare la situazione che vive il Polesine con il licenziamento di una ventina di operai.

La loro iniziativa si inserisce in un’ormai ampia mobilitazione che ha coinvolto tutte le forze politiche e sociali della città nel tentativo di salvare i posti di lavoro alla Sicc. E’ dell’altro giorno l’intervento del vescovo Pierantonio Pavanello che ha lanciato un appello per fare sentire la vicinanza della città ai lavoratori della storica azienda. Sulla delicata situazione dell’impresa e della nostra economia scende in campo anche il gruppo Bachelet con Andrea Borgato, presidente e consigliere comunale. "Una grave crisi sta coinvolgendo un’importante realtà industriale del nostro territorio come la Sicc – dice –. Intendiamo raccogliere in tutta la sua forza l’appello di monsignor Pierantonio Pavanello, dopo l’incontro con la direzione e le rappresentanze sindacali dell’azienda. Se la chiesa non si sottrae ad interrogarsi e a coinvolgersi su un problema così importante, che mette a rischio il futuro di decine e decine di famiglie, tanto più la comunità civile e la politica non può restare assente o limitarsi a guardare e ad ascoltare. I parlamentari, tra questi l’onorevole del Pd Diego Crivellari, e i rappresentanti regionali con i sindacati, da subito, si sono interessati e stanno sollecitando tutte le forze in campo per trovare una soluzione. Anche il Comune non si sottragga, col suo sindaco Massimo Bergamin, a questa grande sfida sulla quale si giocano non solo il futuro immediato di alcuni lavoratori ma anche una prospettiva di sviluppo economico del territorio e del nostro Polesine. I silenzi e le assenze, in questi casi, sono ingiustificati e lasciano il segno. Mai come ora c’è bisogno di fare squadra: Comune, Provincia, sindacato, politica nazionale e regionale, chiesa, sistema bancario tutti assieme per convincere la proprietà della Sicc a non svendere un’azienda che è in salute e che potrebbe continuare a rappresentare un anello di congiunzione rilevante nella catena produttiva, polesana purtroppo ancora in forte crisi. Invitiamo tutti questi soggetti ad aprire una stagione di dialogo che vada oltre gli schemi e le appartenenze politiche, finalizzato ad un nuovo patto sociale del lavoro come auspicato da Papa Francesco nel maggio scorso parlando a Genova, con le maestranze dell’Ilva".