Rovigo: un anno di eventi per mettere al centro la cultura d’impresa

Padova Treviso Venezia Rovigo "Capitale italiana della cultura d’Impresa per il 2022", presentato il progetto promosso da Confindustria con il patrocinio del ministero della Cultura

Fabbrica (immagine di repertorio)

Fabbrica (immagine di repertorio)

Rovigo, 15 febbraio 2022 – Un anno di eventi in quattro città venete, tra cui Rovigo, in qualità di ‘Capitale della cultura d’impresa 2022’. Si tratta dell’importante progetto che è stato presentato stamani a Treviso nella sala di Palazzo Giacomelli, dove sono intervenuti Leopoldo Destro, presidente Assindustria Venetocentro - Imprenditori Padova Treviso, Vincenzo Marinese, presidente Confindustria Venezia - Area metropolitana di Venezia e Rovigo, Maria Cristina Piovesana, vicepresidente Confindustria per l’Ambiente, la Sostenibilità e la Cultura, Antonio Alunni, presidente Gruppo Tecnico Cultura Confindustria e Daniele Marini, Università di Padova, responsabile Scientifico Capitale della Cultura d’Impresa 2022.

Dopo l’assegnazione del titolo il 6 novembre scorso ad Alba da parte della Commissione di valutazione di Confindustria, il progetto unitario vincitore di Assindustria Venetocentro e Confindustria Venezia-Rovigo entra così nel vivo.

È stato presentato il dossier Capitale della Cultura d’Impresa 2022, con gli ambiti produttivi distrettuali e i filoni tematici, i ‘luoghi della cultura d’impresa’ e l’originale modello organizzativo, fondato sulla partecipazione attiva delle principali istituzioni pubbliche e private dell’area vasta, lungo i quali si articolerà un anno di eventi. Per la prima volta a livello nazionale, quindi, un’inedita configurazione di area vasta diffusa in cui i protagonisti sono i luoghi, le produzioni e le comunità in grado di condividere un’atmosfera imprenditoriale e i valori fondanti della cultura d’impresa come strumento privilegiato di sviluppo e di costruzione di una identità. Padova Treviso Venezia Rovigo è ‘Capitale italiana della cultura d’Impresa per il 2022’.

Previsti oltre 70 eventi già in calendario e un palinsesto 'aperto' grazie alla partecipazione attiva di attori pubblici e privati. Il riconoscimento è arrivato ad un territorio forte di un Pil aggregato di 86 miliardi (29.900 euro il Pil pro-capite 2019), oltre 30 miliardi di export (8,7 miliardi l'attivo commerciale), di 325mila imprese attive (5,1% del totale nazionale) e un tasso di disoccupazione al 5,9% (Italia 9,2%). Ma anche di 20mila imprese che hanno investito in tecnologie e prodotti Green, 760 startup innovative, una economia sociale che issa il Veneto sul podio nazionale (31mila organizzazioni del Terzo settore), 13 milioni di visitatori attratti dall’unicità di arte, storia, cultura, bellezza e natura.

"La Capitale della Cultura d'Impresa è un tempo in cui poter tornare indietro, celebrando i grandi nomi fondanti della tradizione imprenditoriale e, allo stesso tempo, guardare avanti, pensando all'industria moderna e al suo rapporto con la società civile - dichiara Maria Cristina Piovesana, vicepresidente Confindustria per l'ambiente, la sostenibilità e la cultura -. Per un anno intero la Capitale della Cultura d'Impresa porta al centro dell'attenzione tematiche che toccano le corde delle imprese e della comunità in cui operano. Perché la cultura d'impresa è un contenitore che permette di osservare l'impresa che agisce in modo responsabile, sostenibile e inclusivo.