Caldo record in Polesine, anziani ricoverati

Numerosi casi in città ed anche in provincia. Il direttore generale dell’Usl: "Al Pronto soccorso per la disidratazione"

Il direttore generale dell’Ulss 5 Antonio Compostella

Il direttore generale dell’Ulss 5 Antonio Compostella

Rovigo, 28 giugno 2019 - Due anziani ricoverati a causa del caldo. Una donna di 79 anni ed un uomo di 80 anni, di Adria, erano in casa quando si sono sentiti male. Pare che abbiamo avuto un calo di pressione dovuto alla disidratazione e sono quindi stati portati in ospedale. «Dopo alcune ore sono stati portati di nuovo nella loro abitazione», racconta Massimiliano Astolfi, vice presidente dell’associazione Auser Delta, presieduta da Guido Varolo.

Un caldo così intenso in Polesine non si percepiva dal 2003. Dopo la giornata difficile di ieri, oggi è previsto un altro picco con temperature che, nelle fasce centrali della giornata, sfioreranno anche i 43 gradi.

A trovarsi maggiormente in difficoltà sono gli anziani, in particolare quelli che vivono soli e non hanno a disposizione ambienti climatizzati. Ieri, al Pronto Soccorso sono stati decine gli accessi dovuti proprio al caldo.

«Ci sono stati casi di disidratazione leggera – spiega il direttore generale dell’Ulss 5 Antonio Compostella – ma la situazione in Polesine, rispetto ad altre province è comunque sotto controllo. Si è trattato infatti di ricoveri di persone anziane con patologie pregresse accentuate proprio dal caldo di questi giorni. Al Pronto Soccorso – precisa Compostella – non ci sono stati invece accessi diretti per la conseguenza più temuta di questi giorni, ossia il classico colpo di calore. Merito sicuramente della rete assistenziale che l’Ulss ha messo in piedi in collaborazione con i singoli Comuni. In molti Comuni del Polesine infatti – fa sapere – i sindaci hanno fornito dei climatizzatori portatili agli anziani che ne erano privi. Questo ha aiutato molto a diminuire il numero di malori conseguenti all’afa e alle alte temperature di questi giorni.

«La raccomandazione che rivolgo non solo agli anziani, ma a tutti – aggiunge è quella di bere molta acqua e mangiare cibi leggeri. Non uscire, inoltre, se è possibile, durante le ore più calde della giornata per evitare malori e abbassamenti improvvisi della pressione dovuti al caldo. In Polesine ci sono molti anziani che assumono farmaci per varie patologie, in particolare per tenere sotto controllo la pressione – spiega il direttore generale –, in questi casi è essenziale un’idratazione costante. Spesso infatti gli anziani non percepiscono la sete e dunque tendono a non assumere abbastanza liquidi».

Sotto controllo, per il momento, anche la situazione sul fronte della West Nile. «Dai Comuni ci arriva la notizia che, rispetto all’anno scorso, ci sono meno zanzare – spiega Compostella –, merito della prima ondata di trattamenti che abbiamo messo in atto a giugno. Non cantiamo vittoria però – sottolinea –. L’estate è infatti ancora lunga e non possiamo escludere che si ripresentino contagi dalla West Nile, viste anche le temperature e l’umidità di questi giorni. I trattamenti continueranno comunque anche nei prossimi tre mesi. L’obiettivo è quello, dopo l’esperienza dello scorso anno, di ridurre al massimo i casi di contagio».