Piena del Po, a Rovigo il fiume decresce. "Criticità verso il Delta"

Aipo: "Ora il deflusso, monitorati i fontanazzi". Ieri l’intervento della protezione civile in via Malcantone, dove un cortile è stato sommerso

L’acqua ha invaso ieri l'area cortiliva di via Malcantone a Occhiobello

L’acqua ha invaso ieri l'area cortiliva di via Malcantone a Occhiobello

Occhiobello (Rovigo), 30 novembre 2019 - Il Po decresce e si passa all’allerta arancione. A Pontelagoscuro il colmo di piena del Po si è verificato nel pomeriggio di giovedì con 2,78 metri sullo zero idrometrico, livello 3 di criticità, elevata, colore rosso, e il livello che sta decrescendo di oltre 30 centimetri. Col miglioramento del deflusso verso il mare, i livelli sono in calo nei rami del Delta, anche se sul Po di Goro (idrometro di Ariano) il rientro sotto la soglia 3 di criticità risulterà più lento rispetto al Po di Venezia (idrometro di Cavanella), in ogni caso nell’arco delle prossime ore di oggi.

Il massimo livello in questi due idrometri è già stato raggiunto a causa del persistere, da diversi giorni, di condizioni di marea sostenuta e il conseguente prolungarsi di valori superiori alla terza soglia di criticità nei rami deltizi. I dati mostrano il picco raggiunto a Cavanella mercoledì scorso con metri 4,89 sullo zero idrometrico (livello 3 di criticità, elevata, colore rosso, che inizia a metri 4,60) e ad Ariano giovedì con metri 3,64 sopra lo zero idrometrico. (livello 3 di criticità, elevata, colore rosso, che inizia a metri 3,20), ma per interpretarli correttamente va considerato che a Cavanella ancora nella serata di giovedì il livello si attestava sopra i metri 4,80 e ad Ariano nella mattina di venerdì il livello era ancora superiore a metri 3,50.

Massimo Valente, dirigente dell’Aipo responsabile per il Veneto, precisa come: «Il picco della piena è transitato giovedì notte, ma l’Adriatico ha recepito lentamente il flusso del fiume, perché il livello del mare si mantiene alto. Questo però – aggiunge Valente – ha avuto l’effetto di un appiattimento della piena che è stata più bassa rispetto alle stime dei giorni, anche se più duratura». In Polesine si stanno verificando alcuni ‘fontanazzi’ e fenomeni di filtrazione negli argini, tenuti sotto controllo dalle attività di vigilanza in corso. Ad Occhiobello il Coc (Centro operativo comunale), rimarrà operativo fino alle 14 di oggi. Questo per assicurare la direzione e il coordinamento delle attività per la sicurezza dei cittadini nell’ambito dell’emergenza per rischio idraulico sulla rete principale della zona Vene D. Un allerta che è passata da Rossa a Arancione per criticità idraulica del fiume Po.

Nono stante gli appelli ripetuti, continua la presenza e sosta di persone per vedere o fotografare la piena del Po. L’invito alla cittadinanza è quello di non andare sull’argine, sul ponte o nelle golene del Po, evitando di mettere a repentaglio la propria incolumità, intralciando anche le operazioni di monitoraggio e controllo. Nel corso della giornata di ieri, infatti, è stato necessario un intervento dei volontari del gruppo di protezione civile Occhiobello, in loco anche i vigili del fuoco di Rovigo, in un’abitazione sita nell’area golenale di via Malcantone, non per un fontanazzo, ma per la presenza di acqua nell’area esterna cortiliva. A tal fine si è reso necessario il posizionamento dell’autopompa carrellata, nessun pericolo per la famiglia residente.

«L’Adriatico recepisce pi ù lentamente delle ultime previsioni perché il livello del mare si mantiene alto. Questo però ha avuto l’effetto di un appiattimento della piena che transiterà in provincia di Rovigo a un’altezza minore rispetto alle stime dei giorni scorsi». Lo comunica in conclusione Massimo Valente, dirigente dell’Aipo: «In Polesine si stanno verificando fontanazzi e fenomeni di filtrazione che però sono tenuti sotto controllo dalle attività in corso. Il monitoraggio della situazione è costante».