Piena del Po 2019 a Rovigo, evacuato borgo Santa Maura

Chiusi due bed & breakfast a Polesella. Il prefetto ai cittadini: "Non avvicinatevi al fiume e ai ponti". Attesi valori simili al 2014

Molte golene sono già allagate

Molte golene sono già allagate

Rovigo, 27 novembre 2019 - Stato di allerta per rischio idraulico fino a sabato. La piena del Po continua il suo passaggio verso il mare. Tra le misure adottate dai Comuni la chiusura e il divieto accesso alle aree golenali. A Polesella il sindaco Leonardo Raito nella mattinata di ieri, in accordo con la prefettura, ha firmato un’ordinanza di sgombero dei due bed & breakfast nel borgo Santa Maura, in area golenale, gestiti da cittadini tedeschi.

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Il livello del fiume Po ieri mattina ha raggiunto quota 2,50 metri sopra lo zero idrometrico alla stazione di rilevazione a Pontelagoscuro superando la soglia 3 e passando così al livello di allerta rossa. Lo stato di allarme per rischio idraulico proseguirà fino alle 14 di sabato. Massima attenzione in queste ore anche sulla costa. Molte golene sono allagate, l’acqua è salita anche a ridosso di Porto Tolle e i pescatori hanno rinforzato le misure di sicurezza nei porti per evitare che le barche vengano trascinate dalal corrente. Ieri, nel corso dell’incontro che si è svolto in prefettura, Maddalena De Luca ha sottolineato: «Il Po non desta allarme ma ho richiamato l’attenzione dei sindaci per le ordinanze di interdizione delle aree golenali e tutti hanno già adempiuto. I curiosi evitino di mettersi in pericolo recandosi sull’argine».

La protezione civile di Occhiobello ha reso noto i dati della piena, precisando come dalle 18 di martedì il livello ha registrato un brusco rallentamento nella crescita rimanendo altalenante per alcune ore. Nella stessa giornata dalle 19.30 alle 7.30 di mercoledì il livello è aumentato di 8 centimetri crescendo quindi mediamente meno di un centimetro ora, arrivando a toccare anche 2,52 metri per poi scendere. Il motivo del calo sarebbe dovuto all’acqua che ha invaso le golene interne asciutte oppure è stata convogliata in parte nei canali. Nella serata di martedì è stata aperta la sala operativa di Fiesso e dalle 7.30 di mercoledì i volontari, divisi in turni, hanno iniziato attività di monitoraggio 24 ore su 24.

I cittadini sono invitati a non sostare sull’argine o sul ponte per non causare rallentamenti del traffico e intralcio alle operazioni di Aipo e Protezione civile. Il sindaco di Occhiobello, Sondra Coizzi, precisa: «La piena sta scorrendo velocemente e non desta particolari preoccupazioni. Non si chiuderanno le scuole a meno che non lo richieda il prefetto con ordinanza che sarà emanata solo in caso di reale pericolo». Dall’Alto al Basso Polesine sono state attivate 44 squadre della Protezione civile, comprese quelle del Nucleo provnciale e dell’Ari sezione di Rovigo, dai distretti Ro1, Ro2, Ro3, Ro4 e Ro6. Altre squadre disponibili se necessario da Ro5.

I volontari stanno facendo servizio di monitoraggio 24 su 24, massima attenzione per i fontanazzi storici attivi e altre infiltrazioni che sono state individuate. «Al momento – spiega Monica Gambardella, responsabile della Protezione civile provinciale – le attivazioni proseguono fino a lunedì compreso, in previsione dell’onda di piena, le quote sono simili a quella del 2014. Si sono attivati i centri di Adria, Canaro, Loreo e T aglio di Po. Sono state confermate le ordinanze di sgombero golene ad Adria e Gaiba».